Procedimento tecnologico (detto anche colata sotto pressione e gettopressatura) per la produzione in grande serie di getti a partire dal metallo fuso che viene iniettato in appositi stampi con una pressione variabile tra 140 e 1400 bar. I getti ottenuti sono esenti da soffiature e hanno un’elevata finitura superficiale; inoltre è possibile produrre getti di forma complessa e di notevole accuratezza dimensionale, con una resistenza meccanica più elevata di quella ottenibile con i metodi tradizionali di fusione. Quasi tutte le leghe metalliche si prestano a questo metodo di fusione sotto pressione, a eccezione di quelle ferrose e di quelle ad alto punto di fusione. I metodi di p. sono due: p. con macchine a camera calda (o iniettofusione) e p. con macchine a camera fredda. Nel primo caso l’apparato di compressione è inserito nel contenitore del metallo liquido (v. fig.); il metallo liquido contenuto nella camera viene iniettato nello stampo con un pistone azionato idraulicamente o pneumaticamente. Nelle macchine a camera fredda il metallo è mantenuto allo stato fuso in un contenitore separato dalla macchina stessa e viene introdotto in un’apertura del cilindro a iniezione immediatamente prima della fase di iniezione.