Saggista croato (Mostar 1932 - Zagabria 2017). Docente di letteratura francese all'università di Zagabria e poi, dopo aver lasciato la Iugoslavia dilaniata dalla guerra, di letterature slave comparate alla Sorbonne Nouvelle di Parigi (1991-94), dal 1994 al 2007 è stato professore di slavistica all'Università di Roma. Tra i più autorevoli esponenti del dissenso nei paesi socialisti dell'Est europeo, ha conquistato larga notorietà con il volume Mediteranski brevijar (1987; trad. it. Breviario mediterraneo, 1988, 5a ed. ampliata 2004), opera singolare che, nel ricostruire la storia di una parola ("Mediterraneo"), condensa narrativa, saggistica e accurata documentazione storico-culturale. L'opera successiva, Otvorena pisma ("Lettere aperte", 1985; ed. it. molto ampliata Epistolario dell'altra Europa, 1992) raccoglie una serie di appassionate lettere aperte da M. indirizzate nel corso degli anni a illustri personalità della politica e della cultura. M. ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali tra i quali: il Premio europeo a Ginevra (1992), il Prix du meilleur livre européen, a Parigi (1993), il premio Strega Europeo (2003). In Italia, dove gli è stata concessa la cittadinanza, ha continuato a pubblicare volumi incentrati sul tema dell'identità e sul minaccioso riaffacciarsi di ideologie da lui ritenute pericolose: Sarajevo (1995); Le monde ex: confessions (1996; trad. it. 1996); Tra asilo ed esilio (1998), romanzo epistolare; I signori della guerra (1999); Compendio d'irriverenza (2001); Un'Europa maledetta. Sulle persecuzioni degli intellettuali dell'Est (2005).