Giornalista e scrittore danese (n. Ordrup, Copenaghen, 1899 - m. 1967), figlio di Agnes Henningsen. Collaboratore di Klingen e redattore della Kritisk Revue (1926-28), fu esponente del radicalismo danese tra le due guerre, impegnandosi a favore del funzionalismo in architettura, battendosi per il rinnovamento della cultura e opponendosi per primo all'ideologia nazista con il saggio Hvad med kulturen? ("Che fare della cultura?", 1933). Fu autore fin dal 1920, spesso in collaborazione con altri, di fortunati spettacoli satirici (da ricordare Kvindes oprør "La rivoluzione delle donne", 1930, rielaborazione moderna della Lisistrata), in cui temi politici e sociali, problemi della quotidianità e della morale sessuale sono presentati con leggerezza e umorismo, accompagnati da canzoni e ballate sul ritmo del jazz. La sua influenza si fece sentire nel gusto e negli atteggiamenti ideologici degli anni Sessanta e Settanta.