Comune della prov. di Salerno (37 km2 con 24.651 ab. nel 2008). La sede comunale è a Pontecagnano, notevole centro agricolo sulla sinistra del fiume Picentino, al limite occidentale della Piana del Sele, sede di industrie alimentari, chimiche e della lavorazione del legno e del tabacco. Faiano si trova a 4 km, a 130 m s.l.m.
Le campagne di scavo condotte a partire dal 1954 hanno portato a individuare le aree di abitato e le necropoli di un centro antico del quale non è noto il nome. Le testimonianze più antiche risalgono alla fine del periodo eneolitico e documentano rapporti con il versante adriatico meridionale. Agli inizi dell’età del Ferro (9°-8° sec. a.C.) il centro è caratterizzato da una facies culturale di tipo villanoviano, sostanzialmente affine a quella dell’Etruria meridionale costiera. I ricchi corredi funerari di età orientalizzante, tra i quali quelli di alcune sepolture ‘principesche’, sono testimonianza, con l’abbondanza di beni di importazione (ceramiche, bronzi, oggetti preziosi) di provenienza greca, orientale, etrusca, di una grande prosperità, assicurata dal ruolo emporico dell’abitato e dal suo rapporto privilegiato con Cuma. Nel corso del 6° sec. a.C., periodo in cui si fa più evidente il dato della presenza etrusca, si registra una ristrutturazione e una trasformazione in senso urbano dell’abitato: accanto ai quartieri residenziali e artigianali sorgono ora anche due santuari, di cui uno dedicato ad Apollo. A una fase di crisi riscontrabile durante il 5° sec. a.C. segue una ripresa nel corso del 4° sec. a.C. La successiva decadenza del sito è solo momentaneamente interrotta nel 268 a.C. dalla fondazione nei suoi pressi del centro di Picentia.