POLISSENIDI (lat. scient. Polyxenidae, dal gr. πολύς "molto" e ξένος "ospite", perché di regola si trovano numerosi individui nello stesso posto)
Artropodi terrestri, Chilognati (v.) penicillati, tutti piccoli (lunghi per lo più da 2 a 5 mm.), aventi il tronco formato di 9 oppure 11 segmenti, dei quali i primi tre portano un paio di zampe ciascuno e gli altri, eccetto l'ultimo, 2 paia, così che gli adulti hanno 13 oppure 17 paia di zampe. Il capo ha antenne di 8 articoli, in varî generi occhi, e in tutti un gruppo di 3 sensilli tricoidei e un piccolo organo di Tömösvary. L'ipostoma può avere o non palpi allungati lateralmente. Le zampe sono brevi, secondo i generi, ma terminate con pretarso variamente conformato; nel singolare genere Synxenus Silv., anche nello stesso individuo con pretarso delle zampe delle ultime 2 paia diverso da quello delle precedenti. Il dermascheletro è molle, essendo poco spesso e sfornito di sali calcarei, ma è provvisto di molte setole disposte in serie sul capo, sui tergiti del torace, a ciuffi ai loro lati e alla parte posteriore del segmento preanale; nei Synxenus i tergiti hanno anche squame. Le setole del ciuffo posteriore, lunghe e fornite anche di uncini, servono di offesa e di difesa verso altri piccoli artropodi, perché sono in numero grandissimo, possono facilmente staccarsi, quando l'animale è irritato, e formare una pastoia per piccoli suoi nemici; le femmine coprono con le setole dello stesso ciuffo anche le uova. Da queste escono larve fornite solo di 3 paia di zampe; acquistano le altre nelle età successive, che sono da 7 a 8.
I Polissenidi vivono sul tronco e sui rami di alberi e arbusti, dentro galle abbandonate dal cecidozoo, sotto cortecce, se sono un poco distaccate, fra i detriti vegetali, sotto pietre o nell'humus. Si cibano di piccoli artropodi e anche di detriti vegetali.
Finora sono conosciute una trentina di specie di Polissenidi, distribuite in pochi generi (forse 6 validi), dei quali 2 (Polyxenus Latr. e Lophoproctus Poc.) esistono anche in Italia e comprendono ciascuno 2 specie: la tipica del genere Polyxenus è il P. lagurus (L.), largamente diffuso nella regione paleartica; il genere Lophoproctus Poc. è sfornito di occhi e di prolungamento laterale ai palpi.