Generale macedone (n. 380 a. C. circa - m. prima del 301); prese parte alla spedizione di Alessandro Magno in Asia (334-323); morto Alessandro, Antipatro lo nominò suo successore nella reggenza per il re Alessandro IV e Filippo Arrideo (319). Ciò suscitò la gelosia di Cassandro, il figlio di Antipatro, e contro di lui P. cercò appoggio nelle città greche (nelle quali proclamò la restaurazione dei regimi vigenti sotto Filippo II e Alessandro Magno) e nella regina madre Olimpiade. Uccisa Olimpiade da Cassandro (316), P. rimase in posizione di sottordine nel Peloponneso; appoggiò le aspirazioni di Eracle, un figlio (vero o preteso) di Alessandro Magno, che egli stesso poi uccise (309) per riottenere il favore di Cassandro, per conto del quale combatté ancora contro Demetrio. Morì certamente prima della battaglia di Ipso (301).