polifenoli
Vasto gruppo di composti organici di origine vegetale che pur non prendendo parte ai processi metabolici degli organismi animali, sono considerati un componente importante della dieta umana per la loro azione antiossidante. Essi sono caratterizzati dalla presenza di uno o più anelli fenolici e questo li rende responsabili, insieme ad altri composti, del colore di molti frutti, proprietà essenziale nella propagazione del seme da parte di animali fruttivori. La loro funzione più importante è però quella di proteggere le piante dal rischio ossidativo rappresentato dalla luce solare e da altri agenti ambientali. Per la stessa ragione contribuiscono alla conservazione delle proprietà organolettiche di derivati alimentari di origine vegetale, come l’olio di oliva e il vino rosso, e alle possibili loro azioni benefiche sulla salute umana. Dal punto di vista strutturale si distinguono i flavonoidi, a tre anelli esatomici di cui due saldati fra di loro, dai non flavonoidi, caratterizzati da uno o due anelli fenolici. Fra i primi sono da ricordare: (a) le antocianine, che si trasformano, per i fenomeni ossidativi che avvengono durante la maturazione, in antocianidine, responsabili del colore di mele e agrumi; (b) la quercetina, il più usato antiossidante naturale in farmacologia sperimentale; (c) i tannini condensati o catechine, tipici del tè. Fra i non flavonoidi ricordiamo: (a) gli acidi benzoici e idrocinnamici del caffè e dell’olio d’oliva; (b) il resveratrolo, presente nella buccia dell’uva. Quest’ultimo composto è il prototipo dell’importanza dei polifenoli per la salute umana. Per la sua azione antiossidante è considerato responsabile dei benefici di una moderata assunzione di vino rosso per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. I suoi effetti sul metabolismo mitocondriale, inoltre, mediano azioni antitumorali e anti-invecchiamento, di potenziale interesse applicativo sull’uomo.
→ Radicali liberi: biologia e patologia