PLASMOPTISI (da "plasma" e πτύσις "sputo")
A. Fischer adottò questa parola per indicare l'uscita del protoplasma dalla membrana cellulosica che lo riveste, in seguito a rottura della membrana medesima.
Il fenomeno fu osservato, per la prima volta, in certi batteri, passati rapidamente da un liquido molto denso in uno poco denso, o viceversa; fu poi visto più distinto e si presenta quasi come uno scoppio della cellula, in certi budelli pollinici o nelle ife d'alcuni funghi in via d'accrescimento. Secondo W. Pfeffer tale scoppio si può spiegare con un eccesso di pressione osmotica quando è provocato dal passaggio rapido da una soluzione molto densa e a forte potere osmotico in altra assai diluita o in semplice acqua; ma quando lo si ottiene col passaggio inverso, lo si deve attribuire a un disturbo di regolazione per cui viene ritardato l'accrescimento della cellula, mentre continua la produziooe delle sostanze osmoticamente attive.
Nella maggior parte dei casi il protoplasma, uscito in tal modo dalla cellula, va soggetto a fenomeni di degenerazione e muore; in certi casi però si riveste di una membrana e può costituire nuove cellule, capaci ancora di segmentarsi.