ESIODO, Pittore di
Ceramografo attico la cui attività è da situare intorno alla metà del V sec. a. C. Le sue opere si limitano a un piccolo numero di delicatissime coppe a fondo bianco e a una pyxis nella stessa tecnica: prodotti che sono da ricollegare, seppure in maniera abbastanza lata, alla cerchia del Pittore di Sotades. Il nome è dovuto alla inaspettata figura di un pastore introdotta in un gruppo di Muse nella pyxis di Boston in cui J. D. Beazley propone di riconoscere il poeta georgico. Il momento più felice del maestro è rappresentato dalla coppa del Louvre CA 482 con una figura di Musa seduta reggente una grande cetra. In essa quegli aspetti frettolosi, quasi momentanei di fragile grazia femminile consueti nel pittore, si fissano in un'immagine meditata e raccolta dai contorni tersi e musicali.
Bibl.: Beazley-Caskey, Attic Vase Painting in Boston, Oxford 1931, p. 34; J. D. Beazley, Red-fig., p. 458.