AETOS, Pittore di (Jägermaler)
Ceramografo corinzio attivo all'incirca tra il 690 e il 66o a. C. Il nome con cui è qui indicato gli fu dato dal Dunbabin e dal Robertson per tre kotölai, trovate negli scavi di Aetos (Itaca), che rappresentano la fase giovanile della sua produzione. Due aröballoi, un poco più recenti, a Siracusa e a Londra, con scene di caccia, furono per primi avvicinati dalla Lorimer e dal Johansen; altri vasi furono aggiunti successivamente da altri studiosi.
Il Pittore di A. usa la tecnica a figure nere con occasionali sopradipinture in rosso; egli è uno dei pittori che, nei primi decennî del VII sec. a. C., hanno contribuito a consolidare questa tecnica nella pittura vascolare corinzia. Solo eccezionalmente ricorre alla linea di contorno (testa delle sfingi su un aröballos di Siracusa). Nei lavori giovanili l'incisione è usata raramente. Ha dipinto frequentemente scene di caccia: da queste deriva il nome di Pittore del Cacciatore (Jägermaler) datogli dal Benson. Se l'aröballos da Perachora, attribuitogli dal Dunbabin e dal Robertson, gli appartiene, egli sarebbe il primo pittore corinzio che dipinse una battaglia di opliti.
Per lo stile è vicino ai Pittori di Tolosa (v.), di Corneto (v.) e di Aiace (v.), ma è un poco più giovane. Nei lavori giovanili il disegno ha delle crudezze, ma le figure sono forti e vivaci. I lavori più tardi sono vicini al Pittore di Egina F 48 (v.). La composizione delle scene è meno originale di quella del Pittore di Aiace. L'aröballos di Siracusa inizia la serie di quelle composizioni simmetriche in schema araldico (guerriero fra due sfingi opposte) che, rare nello stile protocorinzio, diverranno normali a partire dall'ultimo quarto del VII sec. a. C.
Bibl: H. R. Lorimer, Notes on the Sequence and Distribution of the Fabrics Called Proto-Corinthian, in Journ. Hell. Stud., XXXII, 1912, p. 348 ss.; K. F. Johansen, Vases Sicyoniens, Parigi 1923, p. 97; H. R. Lorimer, The Hoplite Phalanx, in Annual Br. Sch. Athens, XLII, 1947, p. 93 ss.; M. Robertson, Excavations in Ithaca, V, in Annual Br. Sch. Athens, XLIII, 1948, p. 14 ss., nn. 29; 31, 59; con le correzioni ibid., XLVIII, 1953, p. 284, nn. 693 e 965; T. J. Dunbabin-M. Robertson, Some Protocorinthian Vase-Painters, in Annual, cit., XLVIII, 1953, p. 176; J. L. Benson, Geschichte d. korinthischen Vasen, Basilea 1953, p. 16, n. 7; id., Some Notes on Corinthian Vase-Painters, in Amer. Journ. Arch., LX, 1956, pp. 220-222.