Delbono, Pippo. – Autore, attore e regista teatrale (n. Varazze, Savona, 1959). Dopo aver studiato arte drammatica in una scuola tradizionale, ha studiato teatro in Oriente, viaggiando in India, Cina e Bali, nel mitico Odin Teater in Danimarca e a Wuppertal con P. Bausch, alla ricerca di un nuovo linguaggio teatrale, che unisce sul palco attori e danzatori. Ha debuttato nel 1987 con lo spettacolo Il tempo degli assassini e del 1990 è il primo allestimento corale Il Muro. Dopo La rabbia (1995), un omaggio a P.P. Pasolini, con Barboni (1997) ha vinto il premio speciale Ubu, da questo spettacolo in poi D. porta in scena persone provenienti dai margini della società, persone e non personaggi, in cui gli attori sono parte di un nucleo. Con Guerra (1998) si fa ricorso ad un linguaggio che si avvicina ad una sorta di composizione cubista. Nel 2004 ha ricevuto il David di Donatello come Miglior documentario di lungometraggio per Guerra, realizzato durante la tournée in Israele e Palestina tra il 2002 ed il 2003. Del 2000 è Il silenzio, ispirato al terremoto del Belice del 1968, dopo Gente di plastica (2002) e Urlo (2004), del 2005 è il monologo Racconti di giugno, in cui D. ripercorre la sua esperienza e da cui è stato tratto l’omonimo libro nel 2008. Del 2006 è Questo buoi feroce e il suo secondo lungometraggio Grido, presentato alla Festa del cinema di Roma. In La Menzogna (2008) porta in scena sia la tragedia della morte dei sette operai negli stabilimenti della Thyssen Krupp di Torino che il clima di intolleranza verso gli immigrati. Tra i suoi ultimi lavori i film La paura (2009), Sangue (2012), Vangelo (2017) e A tramway in Jerusalem (2018), e gli spettacoli Dopo la battaglia (2011) e Vangelo (2016). Costituendo un caso unico nella storia del teatro italiano, la Compagnia Delbono ha rappresentato spettacoli in più di cinquanta paesi del mondo, tra i più recenti dei quali si segnala La gioia (2018).