PIETRO da Montalcino
PIETRO da Montalcino (Pietro Lapini da Montalcino). – Nato da Bernardo di Montalcino nell’ultimo trentennio del Trecento, nel 1401 esercitava la professione medica a Montalcino e, nel febbraio del 1406, insegnava presso lo Studium di Perugia.
Docente all’Università di Siena fra il 1407 e il 1409, nel 1413 si recò in qualità di medico in Francia presso la corte di re Ludovico d’Angiò. In un documento del 25 agosto 1414 Pietro Lapini è attestato come medico dell’antipapa Giovanni XXIII, che successivamente seguì a Costanza per i lavori del Concilio e, dopo la deposizione di questi, tornò in patria. Nel 1415 fu tra i compilatori degli Statuti del Comune di Montalcino. Ottenne poi da parte del Comune di Siena il consenso a trasferirsi alla corte del re di Svezia e Norvegia Enrico di Pomerania, ma non esistono prove di un suo soggiorno al Nord.
Nel 1418 da Pietro da Montalcino e Giovanna dei Marruzzi nacque il piccolo Bernardo. Quello stesso anno coincise con la chiamata su incarico del duca di Milano Filippo Maria Visconti presso lo Studium pavese, dove insegnò medicina e astrologia fino al 1428, ottenendo anche l’elezione come priore nel Collegio dei medici, provvedimento del tutto straordinario, in quanto in precedenza l’accesso a tale carica era stato precluso ai forestieri
Pietro da Montalcino è probabilmente da identificare con l’astrologo di corte citato nel capitolo LXVIII della Vita di Filippo Maria Visconti di Pier Candido Decembrio. Il medico pavese Antonio Guainerio, nella dedica a Filippo Maria del trattato De peste edito a Venezia nel 1478, ricordò fra i medici personali del duca un certo Pietro da Monte Arano, identificato dallo storico pavese Giuseppe Robolini con il nostro personaggio.
Durante gli anni pavesi Pietro fece spesso ritorno a Siena, dove ricevette incarichi diplomatici e insegnò astrologia presso lo Studium fino al 1430, intervallando la docenza con le ambascerie per conto di Filippo Maria Visconti e del pontefice Martino V. Il 22 aprile 1433, dal secondo matrimonio con la vedova Petra di Nicolò Saracini, nacque il figlio Bernardo, lo stesso nome del fratellastro premortogli. Nel 1435 era podestà di Lucignano in Val di Chiana e, nel 1446, si trovava ancora a Milano.
Pietro pronunciò diversi judicia astrologici, e gli è stato attribuito anche un De institutione virtutum et de regimine sanitatis, dedicato a Filippo Maria Visconti (Vita Philippi Mariae, pp. 421 s.) Come umanista partecipò al culto per Francesco Petrarca promosso dalla corte viscontea nella prima metà del Quattrocento. Compose, infatti, un commento allegorico ai Rerum vulgarium fragmenta petrarcheschi (Zaggia, 2010, p. 59). Alla sua perdita sopperiscono due fonti indipendenti. Ne fece menzione Guiniforte Barzizza, nella dedica al proprio commento alle Rime allestito per il medesimo duca di Milano prima del 1447. Tra 1468 e 1469 suo figlio Bernardo Ilicino, medico e umanista come il padre, preparò per Borso d’Este un commento ai Trionfi petrarcheschi, stampato per la prima volta a Bologna nel 1475, in cui fornì indicazioni utili a comprendere l’opera esegetica del genitore, risalente a circa vent’anni prima e dedicata al duca di Milano, suo stimato protettore.
L’ultimo documento a menzionare Pietro da Montalcino risale al 1448, e come anno di morte è stato indicato il 1449 (Dionisotti, 1974, p. 77; Marcozzi, 2004, p. 168).
Fonti e Bibl.: A. Guainerio, Tractatus de peste, Veneciis, Raynaldus de Novimagio, 1478, c. 1; Li sonetti canzone Triumphi del Petrarca con li soi commenti non senza grandissima evigilantia et summa diligentia correpti et in la loro primaria integrita et origine restituti noviter in littera cursiva studiosissimamente impressi, in Venegia, per messer Bernardino Stagnino, 1519, c. 25v; Vita Philippi Mariae tertii Ligurum ducis a P. Candido edita feliciter, in Petri Candidi Decembrii Opuscola historica, a cura di A. Butti - F. Fossati - G. Petraglione, in RIS2, XX, 1, f. 5, Bologna 1935, pp. 415, 421 s. n. 1; P.C. Decembrio, Vita di Filippo Maria Visconti, a cura di E. Bartolini, Milano 1983, pp. 123, 212 n. 250; I. Ugurgieri Azzolini, Le pompe sanesi, overo relazione delli huomini, e donne illustri di Siena e suo Stato, Pistoia 1649, pp. 658 s.; G. Robolini, Notizie appartenenti alla storia della sua patria, V, Pavia 18362, pp. 51 s., 72 s., 126, 214 n. 94, 264; Documenti diplomatici tratti dagli archivi milanesi, a cura di L. Osio, II, Milano 1877, pp. 98, 105 s., 109; A. Corradi, Memorie e documenti per la storia dell’Università di Pavia e degli uomini più illustri che v’insegnarono, I, Serie dei rettori e professori con annotazioni, Pavia 1878, p. 107; Inventario degli statuti delle città terre e castelli del dominio di Siena, a cura di A. Lisini, in Bullettino senese di storia patria, IV (1896), 2, p. 445; L. Zdekauer, Lo studio di Siena nel Rinascimento, Milano 1894, p. 152 n. 10; A. Ricci, Canzonieri senesi della seconda metà del Quattrocento, in Bullettino senese di storia patria, VI (1899), 3, pp. 428 s.; R. Maiocchi, Codice diplomatico dell’Università di Pavia, II, 1, Pavia 1913, pp. 167, n. 254, 185, n. 272, 197 s., n. 296, 221, n. 338, 239, n. 367, 248 s., n. 382; II, 2, Pavia 1915, p. 493, n. 637; A. Garosi, Alcune notizie e documenti su Pietro Lapini medico senese, in Rivista di storia delle scienze mediche e naturali, XXV (1934), pp. 161 s.; Id., Siena nella storia della medicina (1204-1555), Firenze 1958, pp. 220 s.; G. Soldi Rondinini, Ambasciatori e ambascerie al tempo di Filippo Maria Visconti (1412 - 1426), in Nuova rivista storica, XLIX (1965), p. 333; C. Vasoli, Bernardo da Siena, detto Illicino, in Dizionario biografico degli Italiani, IX, Roma 1967, pp. 290 s.; C. Dionisotti, Fortuna del Petrarca nel Quattrocento, in Italia medioevale e umanistica, XVII (1974), p. 77; A. Pozone, Un commentatore quattrocentesco del Petrarca: Bernardo Ilicino, in Atti della Accademia Pontaniana, n.s., XXIII (1974), pp. 372 s.; M. Ascheri, Siena nel Rinascimento: Istituzioni e sistema politico, Siena 1985, p. 52; G. Belloni, Commenti petrarcheschi, in Dizionario critico delle letteratura italiana, II, Torino 19862, p. 25; G. 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