BALSAMINO, Pietro
Nato a Urbino nella seconda metà del secolo XVI, fu compositore, cantore e suonatore. Piuttosto scarse e dubbie le notizie intorno alla sua vita: sappiamo con certezza che nel 1594 fu maestro di cappella nel duomo di Venezia (S. Pietro di Castello), dopo essere rimasto per alcuni anni al servizio del duca di Urbino, Francesco Maria II della Rovere. Durante la sua permanenza a Venezia si dedicò alla composizione e pubblicò Novellette a sei voci, che fu il suo primo lavoro; della raccolta, comprendente 20 canzoni e pubblicata nel 1594 per l'editore Riccardo Amadino, fa parte un madrigale Non più guerra,che fu dedicato al duca Francesco Maria. Particolare interesse riveste la prefazione dell'opera, in cui l'autore, dopo aver illustrato il carattere e il valore delle sue composizioni, decanta non senza immodestia i pregi di un nuovo strumento a corde da lui stesso inventato e preannuncia una seconda raccolta di canzoni per meglio e più diffusamente illustrarne le caratteristiche.
Lo strumento, denominato "cetarissima", era portatile e a corde disposte in 7 ordini; veniva suonato con il pollice e una penna sorretta dall'indice e dal medio.
L'accordatura, secondo l'inventore, era più comoda di quella del liuto e possiamo averne un'idea dalla precisa indicazione che il B. stesso ne ha lasciato: A re D.G.C.E.G.C.Sempre nel giudizio contenuto nella prefazione alle Novellette,ilnuovo strumento, per il timbro dolcissimo e la possibilità di esecuzione all'ottava sopra e alla quarta sopra l'ottava, si prestava a effetti nuovi di grande efficacia espressiva, soprattutto nel madrigale. Oltre a ciò, la realizzazione di consonanze doppie e perfino quintuple costituiva una novità sorprendente per l'epoca. Lo strumento ebbe una discreta fama, tuttavia la sua diffusione fu piuttosto limitata e di breve durata: possiamo da ciò dedurre che l'effimera notorietà raggiunta dallo strumento fu dovuta più alla novità del momento che agli eccezionali pregi esaltati dall'inventore e rimasti più nelle intenzioni che effettuati nella realtà. Nel 1596 il B. pubblicò, sempre a Venezia per l'editore Niccolò Moretto, una tragicommedia dal titolo La Perla in rima libera. Èquesta l'ultima notizia della vita e dell'attività musicale del B., il quale morì molto presumibilmente a Venezia nella prima metà del secolo XVII.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia,II,1,Brescia 1758, p. 191; G. Radiciotti, Contributi alla storia del teatro e della musica in Urbino, Pesaro 1899, pp. 43 ss.; R. Eitner, Quel len Lexikon der Musiker,p. 321; C. Schmidl, Dizionario universale dei musicisti,Suppl., p.56.