pianificazione economica
Coordinamento e razionalizzazione degli interventi dello Stato nella vita economica di un Paese. L’idea generale della p.e. di norma è attribuita ai pionieri del pensiero socialista: Saint-Simon e i «sansimoniani»; essa avrebbe dovuto prendere il posto del meccanismo di mercato, che gli economisti classici avevano dimostrato essere il regolatore automatico di una società atomistica basata sulla produzione e sull’iniziativa individuale. Nell’opera di K. Marx e F. Engels i riferimenti alla p.e. si fanno più espliciti, anche se resta intenzionalmente omessa al riguardo ogni indicazione di dettaglio, poiché entrambi intendevano abbandonare l’approccio di quelli che definivano «socialisti utopisti». Inoltre, erano convinti che fosse inutile tentare di tracciare qualcosa di più che le linee generali del futuro assetto della società, almeno fino a quando non si fosse giunti a un punto tale da disporre di un quadro concreto di quelli che sarebbero stati i problemi reali e le relative istituzioni. A eccezione di poche affermazioni generali sulla distribuzione pianificata del lavoro produttivo – che avrebbe dovuto sostituire l’operare spontaneo delle forze di mercato – Marx ed Engels non hanno fornito indicazioni specifiche sul modo in cui tale p.e. avrebbe dovuto agire e sulle istituzioni nelle quali avrebbe dovuto concretarsi. Engels parla di produzione socializzata secondo un piano preordinato (Il socialismo dall’utopia alla scienza, 1882) e dell’«anarchia della produzione sociale» (Anti-Dühring, 1878), che sarebbe stata sostituita dall’organizzazione cosciente della società sulla base di un piano. Quanto a Marx, nel Capitale fa riferimento, di sfuggita, ai produttori che regolano la loro produzione secondo un piano preordinato, alla società organizzata come un’associazione consapevole e organica, che fissa una relazione diretta tra le quantità di tempo di lavoro sociale impiegate nella produzione dei singoli prodotti e l’entità del bisogno sociale di ciascuno di essi. Il termine p.e., soprattutto nel linguaggio politico, viene spesso riferito ai soli regimi socialisti, in contrapposizione a programmazione, riferita ai Paesi capitalisti. La teoria della p.e. è stata sviluppata dagli studiosi marxisti, sulla base dell’esperienza sovietica: la necessità di una p.e. nascerebbe dalla constatazione che il sistema capitalistico è incapace di assicurare spontaneamente un processo di sviluppo di lungo periodo equilibrato e senza crisi.