PFYFFER
. Antica e celebre famiglia svizzera, del cantone di Lucerna, nota sino dal sec. XIV, suddivisasi poi in varî rami, dei P. d'Altishofen, di Heydegg, di Wazer, ecc.
Tra i P. di Altishofen, si segnalò nel sec. XVI Luigi (1524-1594), che, militando al servizio dei re di Francia (successivamente Enrico II, Francesco II, Carlo I ed Enrico III) ebbe parte notevole nelle guerre civili (fra l'altro, nel 1567 fu lui a salvare, con una marcia forzata da Château-Thierry a Meaux, la famiglia reale contro cui gli ugonotti minacciavano un colpo di mano). Potentissimo anche nella sua patria, ebbe parte preponderante nel determinare la lega dei cantoni cattolici elvetici con il duca di Savoia, nel 1577, e nel 1586 la lega Borromea (v.).
In genere fu un protettore accanito e abile del cattolicismo e per opera sua Lucerna divenne la roccaforte della chiesa di Roma in Svizzera. Tra i suoi discendenti emerge Casimiro, uomo politico del secolo XIX (1794-1875), che fu deputato al Gran Consiglio, al Consiglio nazionale e anche presidente della confederazione nel 1854. Lasciò varie opere fra cui una Geschichte der Stadt und des Kantons Luzern (voll. 2, Zurigo 1850-52).
Ad altro ramo della famiglia appartiene Massimiliano Alfonso (1834-1890) che dal 1852 prestò servizio nell'esercito napoletano e si distinse nella difesa di Gaeta nel 1860; poi, tornato in Svizzera, salì ad alti gradi nell'esercito federale.
Tra i Pfyffer di Wazer si segnalò Francesco Luigi (1716-1802), che, entrato nel servizio militare francese, prese parte alle guerre di successione di Polonia e d'Austria; salito al grado di luogotenente generale, tornò nel 1768 in patria, qui pure spiegando intensa attività militare.
Bibl.: Su Luigi P. di Altishofen v. A. Ph. v. Segesser, L. P. und seine Zeit, voll. 3, Berna 1880-1882; T. Müller, L. P. und die Hugenottenkriegen, in Zeitschrift für schweiz. Geschichte, VIII (1928).