Eretici del 12° sec., seguaci del sacerdote riformatore provenzale Petrus Brusianus (Pietro di Bruys; m. Saint-Gilles tra il 1130 e il 1140), che avrebbe sostenuto la non validità del battesimo dei bambini, l’inutilità delle chiese e del culto pubblico, la necessità di distruggere la croce che, simbolo della passione di Cristo, non può essere venerata. Avrebbe negato il sacrificio della messa avendo Cristo compiuto il sacrificio del suo corpo una volta per tutte al termine della sua vita; avrebbe rifiutato le pratiche per i defunti come inefficaci, rigettato la Bibbia, accettando solo i Vangeli e forse l’epistolario paolino, disprezzato la tradizione ecclesiastica.