SHILTON, Peter
Ha cominciato a fare il portiere a 9 anni e ha chiuso la carriera a 47 compiuti. Da bambino, si allenava per ore e, temendo di restare piccolo, si sottoponeva a trattamenti durissimi, appendendosi per le braccia alla ringhiera della scala di casa con due sacchetti di sabbia legati alle caviglie. A 15 anni è già nella nazionale scolastica. A 16 debutta in Campionato, nel Leicester, dove il titolare è Gordon Banks; in due stagioni l'allievo ruba il posto al maestro. A 21 anni Shilton esordisce in nazionale a Wembley, ma il suo rapporto con la selezione non è del tutto sereno: dal 1974 al 1979 gioca appena sei partite su 49, perché Don Revie gli preferisce Ray Clemence. Solo dopo il Mondiale del 1982, con l'arrivo di Robson, Shilton diventa il titolare della maglia numero uno, che mantiene fino a Italia '90 (quarto posto), arrivando a quota 125 presenze e superando uno dei suoi miti, Dino Zoff. Gioca anche nel Mondiale del 1986, quando subisce il gol di mano di Maradona in Argentina-Inghilterra (2-1), nei quarti di finale. Ai grandi club che vincono tutto, preferisce quelli che pagano bene. Unica eccezione, dal 1977 al 1982, i cinque anni al Nottingham, con cui conquista un Campionato, due Coppe dei Campioni e una Supercoppa. Dal Nottingham passa al Southampton, con raddoppio dello stipendio, e da lì, al Derby County.