Pittore e disegnatore (Düsseldorf 1783 - Berlino 1867). Più che l'educazione classicista ricevuta all'accademia di Düsseldorf, importanti per la sua formazione furono i contatti con l'ambiente romantico e con i fratelli Boisserée che gli permisero di approfondire la conoscenza dell'arte primitiva tedesca e fiamminga. A Francoforte, nel 1809, maturò la sua poetica basata sull'ideale cristiano-nazionale e la scelta di un linguaggio formale che si riallaccia alla tradizione germanica. Il soggiorno in Italia (1811-18), i rapporti con i Nazareni a Roma, l'adesione al Lukasbund (1812), l'ammirazione per Giotto, per la pittura del Quattrocento e per Raffaello, furono stimoli per un impegno profondo volto al rinnovamento della cultura figurativa tedesca, in un ideale che vedeva l'arte al servizio della vita civile e religiosa e la tecnica dell'affresco come il mezzo più efficace per raggiungerlo. A Roma collaborò alla decorazione della residenza del console Bartholdy in palazzo Zuccari (gli affreschi, staccati, sono alla Nationalgalerie di Berlino). Chiamato a dirigere l'accademia di Düsseldorf, fu incaricato dal principe Luigi di Baviera di decorare la Gliptoteca (1818, affreschi distrutti nella seconda guerra mondiale) e la Ludwigkirche (1829) a Monaco, dove dal 1824 diresse anche l'accademia. Federico Guglielmo IV lo incaricò poi di decorare il Camposanto di Berlino: progetto grandioso interrotto dalla rivoluzione del 1848 (cartoni nella Nationalgalerie di Berlino). Notevoli sono i suoi disegni per il Faust di Goethe e per il Nibelungenlied.