PESO (fr. poids; sp. peso; ted. Gewicht; ingl. weight)
Si dice peso di un corpo la forza con cui la Terra lo attira. Dalla definizione appare evidente come il peso, oltre che dal corpo, dipenda dalla sua posizione rispetto alla Terra (distanza e latitudine). La misura del peso può essere fatta a mezzo del dinamometro, ma praticamente si fa con la bilancia. Ciò è possibile, perché il peso P di un corpo e la sua massa m sono legate dalla nota relazione P = mg, dove g indica l'accelerazione della gravità. Così, confrontando le masse è possibile determinare i pesi. Se i corpi da confrontare con la bilancia hanno densità differente e quindi volumi differenti e il peso deve essere determinato con grande esattezza, occorre tener conto della correzione per la differente spinta dell'aria sui due volumi differenti.
L'unità pratica per la misura del peso è il grammo, che è la millesima parte del chilogrammo prototipo depositato negli archivî del Bureau international des poids et mésures a Sèvres. L'unità teorica invece è rappresentata dal peso di 1 cmc. di acqua distillata a 4° C. L'unità pratica differisce in più da quella teorica di meno di 1 su 10.000.
Per il peso specifico, v. densità.
Il peso corporeo.
Il peso corporeo è uno dei dati più importanti della fisiologia e della patologia dell'uomo e degli animali, desunto dalla determinazione, mediante la bilancia, del peso del corpo privo di vesti. Introdotto nella pratica medica come mezzo per riconoscere lo stato fisiologico e patologico dell'uomo da Santorio Santori, fornisce oggi la base di ogni ricerca sullo stato funzionale dell'organismo. Come l'altezza (o lunghezza) del corpo e il volume, esso dipende dall'età, dal sesso, dalla costituzione e dalla razza, dalle condizioni individuali fisiologiche o patologiche. Va aumentando (secondo una complicata proporzione) con lo sviluppo embrionale e post-embrionale, così come la massa o mole dell'intero corpo, continua ad aumentare in misura sempre più piccola fino all'età della virilità, rimane costante fino a quello della vecchiaia, in cui lentamente diminuisce. È in rapporto, negl'individui normali, con le dimensioni del corpo, delle quali praticamente è più facile stabilire e seguire quelle dell'altezza del corpo e della circonferenza toracica e addominale. Per gl'individui adulti, che abbiano cioè raggiunto l'età di completo sviluppo, nei popoli europei, sono stati fatti diversi tentativi per dedurre dall'altezza del corpo o dalla circonferenza del torace e dell'addome il peso ideale o normale del corpo: d'ordinario, approssimativamente, per individui maschili normali si calcola in kg. il peso del corpo uguale al numero dei centimetri che sono al di sopra del metro di altezza, diminuendolo lievemente per la donna.
Il peso corporeo complessivo risulta dalla somma del peso dei diversi organi, che si è cercato di stabilire variamente, desumendolo dal peso degli organi separati dal corpo.
Lo stato di nutrizione, dipendente dall'alimentazione e dalle funzioni dei diversi tessuti, anche secondo la professione individuale, ha una forte azione sul peso del corpo: nelle persone agiate, che hanno superato l'età del completo sviluppo, è molto comune l'impinguamento con aumento del peso corporeo.
Sport.
Il getto del peso. - L'esercizio del getto del peso fa parte dell'atletica leggiera. Non si tratta di un vero e proprio getto, bensì di una spinta che l'atleta dà a una sfera di metallo, del peso regolamentare di kg. 7,257 (16 libbre avoirdupois). L'esercizio si effettua su una pedana circolare, di m. 2, 135 di diametro, su un terzo della cui circonferenza è un appoggio ricurvo, solidamente fissato al suolo, per il piede (lunghezza m. 1,20, altezza m. 0, 10). L'atleta tiene la sfera nella destra, con il braccio ripiegato all'indietro e la gamba destra flessa; scatta in avanti con la gamba e col corpo, spostando l'equilibrio del corpo stesso sulla gamba sinistra, e contemporaneamente spinge l'attrezzo in alto e in avanti. Possono seguirsi anche altri stili di lancio, purché non si cammini sull'orlo della pedana né si faccia uso di attrezzi ausiliarî.
Il record olimpico del getto del peso appartiene all'americano A. Sexton con m. 15,99 (Los Angeles, 1932); quello mondiale all'americano J. Torrance con m. 17,40 (Stoccolma, 1934).
Il sollevamento pesi. - Fa parte dell'atletica pesante, insieme alla lotta greco-romana.
Di prove di forza consistenti nel sollevare grossi pesi troviamo numerosi esempî storici, a partire da quello famoso del crotoniate Milone; del quale si dice che si caricasse un bue sulle spalle. Solo di recente, però, il sollevamento dei pesi fu introdotto nella ginnastica (con O.H. Jäger) e quindi nell'atletica.
Gli atleti specializzati nel sollevamento pesi vengono suddivisi in categorie al pari dei pugilisti, e precisamente in: pesi piuma (fino a kg. 60), pesi leggieri (fino a kg. 67,500), pesi medî (fino a kg. 75), pesi medio-massimi (fino a kg. 82,500), pesi massimi (sopra i kg. 82,500). I pesi, a forma di dischi o di quadrilateri o di sferoidi metallici, posti al limite di sbarre pure metalliche, possono essere sollevati con un braccio o con entrambi, "di slancio", "di strappo", "a distensione", con appoggio sulla spalla, ecc.
Il sollevamento pesi richiede doti di preparazione e doti atletiche eccezionali, e in massima non potrebbe consigliarsi quale esercizio ginnastico fine a se stesso.
Incluso tra le prove olimpiche sin dal 1920 (Anversa), il sollevamento pesi è tuttora praticato anche in Italia, sebbene con favore minore che non in Francia, in Germania o in Cecoslovacchia.
I record mondiali nella categoria dei massimi sono, a tutto il settembre 1934, i seguenti: strappo sinistro F. Riess (Germania, kg. 95); strappo destro Ch. Rigoulot (Francia, kg. 101); slancio sinistro O. Wahl (Germania, kg. 105); slancio destro J. Hunenberger (Svizzera, kg. 113,5); distensione a due braccia R. Schilberg (Austria, kg. 133); strappo a due braccia S. el-Nosseir (Egitto, kg. 127,5); slancio a due braccia id. (167).
Alle Olimpiadi di Los Angeles (1932) i totali delle tre prove (distensione, strappo e slancio) sono stati nelle varie categorie, i seguenti: pesi piuma Suvigny (Francia, kg. 287,5); pesi leggieri R. Duverger (Francia, kg. 339); pesi medî R. Ismayr (Germania, kg. 345); pesi medio-massimi L. Hostin (Francia, kg. 365); pesi massimi J. Skobbla (Cecoslovacchia, kg. 380).