pesci volanti, gambusie e guppi
Dall’oceano all’acquario
I pesci volanti fanno parte dell’ordine dei Beloniformi, come le aguglie, e sono marini, mentre le gambusie e i guppi appartengono ai Ciprinodontiformi e vivono soprattutto nelle acque dolci tropicali. Tuttavia discendono tutti dallo stesso antenato e si sono separati 45 milioni di anni fa. Possiedono vari caratteri anatomici comuni, come la forma dei denti e la posizione arretrata delle pinne dorsali
L’ordine dei Beloniformi comprende 5 famiglie presenti in acque dolci, marine e salmastre. Fra le sue caratteristiche principali si nota la posizione molto bassa, quasi ventrale, della linea laterale, organo di senso che generalmente si trova lungo i fianchi dei pesci.
La famiglia più famosa è quella degli Exocetidi, detti pesci volanti, di cui fanno parte circa 50 specie diffuse prevalentemente nei mari tropicali e subtropicali. Sono piccoli pesci che generalmente non superano i 30 cm di lunghezza, anche se alcune specie possono raggiungere i 45 cm. Il loro aspetto sarebbe insignificante se non avessero le pinne pettorali estremamente sviluppate, che permettono loro di planare sulla superficie dell’acqua per più di 30÷50 m, alla velocità di 60 km/h. Spesso questi pesci compiono diverse planate una di seguito all’altra, per centinaia di metri, grazie a dei potenti colpi di coda e all’effetto stabilizzante delle pinne pettorali distese. La coda è asimmetrica e possiede il lobo inferiore più sviluppato di quello superiore, in modo da imprimere la spinta nell’acqua. Grazie al volo planato riescono a sfuggire ai grossi pesci come i tonni e i barracuda che li insidiano dal basso, ma non a evitare gli uccelli marini che li catturano in volo.
Una delle specie più diffuse è Exocoetus volitans, frequente in tutti gli oceani ma raro nel Mediterraneo, dove invece si trovano altre specie (Cheilopogon heterurus e Hirundichthys rondeletii). Queste si distinguono dalla precedente perché possiedono le pinne ventrali discretamente sviluppate, con funzione ausiliaria nelle planate. L’ordine dei Beloniformi comprende anche la famiglia dei Belonidi, a cui appartiene l’aguglia (Belone belone), comune nel Mediterraneo e apprezzata per le sue carni. Ha il corpo allungato e lateralmente compresso, mascelle lunghe e sottili, armate di numerosi piccoli denti.
La famiglia dei Pecilidi fa parte dell’ordine dei Ciprinodontiformi ed è molto nota agli appassionati di acquaristica tropicale. I negozi di acquari vendono diverse specie sudamericane di questa famiglia, poiché si riproducono facilmente in cattività, sono vivaci e possiedono livree colorate assai variabili. Le specie più note appartengono ai generi Poecilia e Xiphophorus. Molte varietà in vendita nei negozi non esistono in natura e sono il risultato di incroci o dell’assenza di selezione naturale su individui d’allevamento.
I Pecilidi sono caratterizzati da un forte dimorfismo sessuale (la femmina e il maschio hanno dimensioni o aspetto differenti) e da costumi riproduttivi piuttosto stravaganti. Infatti, mentre la grande maggioranza dei pesci sono ovipari a fecondazione esterna, i Pecilidi sono vivipari a fecondazione interna: la femmina trattiene le uova nel proprio corpo fino alla schiusa e quindi partorisce direttamente i figli, mentre il maschio possiede un organo copulatore a spada con cui insemina la femmina. La facilità con cui i guppi (Poecilia reticulata) si riproducono in acquario è tale che vengono consigliati come primi pesci per i ragazzi che desiderano dedicarsi all’acquariofilia.
Le gambusie (Gambusia) vivono nelle acque dolci temperate e tropicali del Nuovo Mondo e sono state introdotte ovunque per la lotta contro le zanzare. Infatti questi pesciolini si nutrono orientandosi soprattutto verso la superficie dell’acqua dove trovano le larve delle zanzare e ne divorano una gran quantità. Purtroppo, in Europa si sono rivelati dannosi alle popolazioni di anfibi, soprattutto dei tritoni, di cui mangiano le giovani larve.