BERTOLOTTI, Pellegrino
Nacque a Parma nel 1430; esperto nell'arte farmaceutica, ma soprattutto chirurgo di gran nome, esercitò in varie città d'Italia, a Venezia, Parma, Piacenza, Pavia e Cremona, ritraendone lustro e lucro. Il figlio Gian Giacomo, nella sua opera De antiquitate medicinae,ricorda la grande abilità del padre e l'ampia fama di cui godeva ai suoi tempi.
Morì a Cremona nel 1493.
Non molto degna di fede è l'unica nota di biasimo a noi giunta: proviene da un altro medico, il veneziano Bartolomeo dal Sarasin, il quale durante il soggiorno del B. a Venezia potrebbe aver temuto in lui un pericoloso concorrente; da qui la critica nella sua opera Recollectio et lucidatio decirurgia (ed. da V. Putti, in Archivio italiano di chirurgia, XXXIII [1933], pp. 609-641) del suo metodo di cura per le ferite e fratture del cranio, consistente nella applicazione di un unguento.
Anche il fratello Francesco, nato a Parma nel 1420, era famoso per curare le ferite al capo non chirurgicamente ma con l'uso dello stesso unguento verde usato da Pellegrino. Nel 1452 era al servizio di Borso d'Este; nel 1465 fu chiamato a Bologna "ad medicandum capita fracta" e lì rimase fino alla morte, di cui si ignora la data. La sua attività professionale, assai reputata, come ricorda il nipote Gian Giacomo nel De antiquitate medicinae, contemplò anche l'ufficio di perito medico-legale per il Comune. Dalla moglie Margherta Folchina, di nobile parmense, ebbe due figli, Cosimo e Danuano; quest'ultimo fu lettore di chirurgia nello Studio di Bologna.
Fonti e Bibl.: Io. Tortellii De medicina et medicis. Io., Iac. Bartholoti De antiquitate medicinae. Due storie della medicina…, a cura di L. Belloni e D. M. Schullian, Milano 1954, pp. XVIII-XX, XXVII, 51-52; I.Affò, Mem. degli scrittori e letter. parmigiani, III, Parma 1791, pp. 18-20; G. B. Ianelli, Diz. biogr. dei Parmigiani illustri,Genova 1877, p. 55; L. Münster, Una figura sui generis del '400 bolognese: M.o Francesco Bartolotti …, [Bologna] 1957.