Filologo e critico letterario svizzero (Ginevra 1915 - Montreal 1995). Figura si studioso fortemente impegnato nell'analisi del rapporto tra poesia e oralità nella letteratura medievale, in particolare alla composizione della chanson de geste come "epopea vivente".
Dopo gli studi a Parigi, insegnò all'Univ. di Groninga (dal 1948) e successivamente fu chiamato ad Amsterdam, dove diresse (1952-71) il dipartimento di francese. Nel 1971 si trasferì negli Stati Uniti, quindi a Montreal, dove insegnò fino al 1980 letteratura comparata e teoria della letteratura.
La vastità dei suoi interessi è testimoniata da opere quali Antigone ou l'éspérance (1945), Victor Hugo, poète de Satan (1946), Le masque et la lumière: la poétique des grands rhétoriqueurs (1978). Ai suoi studi sulla letteratura medievale francese dedicò la Histoire littéraire de la France médiévale: VIe-XIVe siècles (1954), cui fecero seguito: Langue et techniques poétiques à l'époque romane: XIe-XIIIe siècles (1963; trad. it. 1973); Essai de poétique médiévale (1972; trad. it. Semiologia e poetica medievale, 1973); Langue, texte, énigme (1975; trad. it. 1991); Parler du Moyen Âge (1980; trad. it. Leggere il Medio Evo, 1981); Introduction à la poésie orale (1983; trad. it. La presenza della voce: introduzione alla poesia orale, 1984); La poésie et la voix dans la civilisation médiévale (1984); La lettre et la voix: de la "littérature" médiévale (1987; trad. it. 1990); La mesure du monde: représentation de l'espace au Moyen Âge (1993; trad. it. 1995). Z. scrisse anche alcuni romanzi, per lo più di soggetto medievale, e lasciò un libro sul mito di Babele: Babel ou l'inachèvement (post., 1997; trad. it. 1998).