Preuss, Paul
Chiamato 'il cavaliere solitario', fu tra i più grandi scalatori su roccia e 'apritori di vie' dell'inizio del Novecento. Sostenendo che si debba scalare contando solo sulle proprie forze e che il chiodo da roccia vada utilizzato non come mezzo di progressione ma come riserva in caso di assoluta necessità, diede avvio a una discussione sul tema, ancora oggi attuale, se sia lecito o meno affidarsi ai mezzi artificiali per superare i problemi più difficili di una salita. Gli fece da contraltare Hans Dülfer, l'iniziatore del VI grado e fondatore dell'arrampicata moderna, che si dichiarava non contrario a corda e chiodi per la progressione (pur facendone egli stesso un uso molto limitato). Preuss iniziò a scalare undicenne e dopo cinque anni il suo carnet contava già 300 vie. Gesäuse, Wilder Kaiser, Silvretta, Wetterstein e Dolomiti erano i suoi terreni preferiti. Realizzò difficili ascensioni sull'Ortles e numerose imprese di sci-alpinismo, disciplina di cui fu tra i precursori. Trasferitosi nel 1910 a Monaco, entrò in contatto con un ambiente alpinistico in vero fermento: Dülfer, i fratelli Bernuth, Otto Herzog, Hans Fiechtl. Nel 1911, sulla Ovest del Totenkirchl (Alpi Austriache), lungo l'itinerario di Piaz, Klammer, Schietzold e Schroffenegger (considerato allora il più difficile sulle Alpi), Preuss aprì una durissima variante. Si spostò poi sulle Dolomiti e il 28 luglio 1911 realizzò la prima solitaria in libera, senza l'uso di chiodi, alla Est del Campanile Basso (Brenta), una via esposta con passaggi di V grado, ridiscendendo sempre in libera, senza l'uso di corda: per lui il limite massimo per ognuno è dato dalla capacità di ridiscendere, slegato e con stile, per la stessa via di salita. Sempre nel 1911, realizzò la doppia traversata della Punta delle Cinque Dita al Sassolungo per quattro vie diverse, la solitaria del Sella e una nuova via alla Punta Grohmann (Camino Preuss). Con Paul Relly, fu il primo a scalare i 900 m della Nordest del Crozzon di Brenta. All'età di 27 anni, quando perse la vita precipitando mentre tentava in solitario la Cresta Nord del Mandlkogel (Gosaukamm, Dachstein), aveva all'attivo 1200 ascensioni (di cui 300 in solitario e 150 prime salite).