TAVIANI, Paolo e Vittorio
(App. IV, III, p. 582)
Registi e sceneggiatori cinematografici. Servendosi di forme miste in cui la nota umoristica si affianca talvolta alla drammatica, i fratelli T. hanno intrapreso la ricerca sul mito impiegando le strutture tipiche del narratore di leggende nel film La notte di san Lorenzo (1982) che, ispirato a una pagina della seconda guerra mondiale e della resistenza antifascista, evoca l'errare di un gruppo di uomini e donne che, in un giorno del 1944, abbandonano le case per congiungersi a soldati venuti da lontano, imparando, scossi da un'ansia di liberazione e di rinascita, a disfarsi delle passioni superflue e delle ideologie ingombranti e a riprendere confidenza con gesti semplici, dimenticati o rimossi.
Nel film successivo, Kaos (1984), ispirato a racconti pirandelliani d'ambiente contadino, i T. rinunciano a ogni residuo realistico per suggerire una sorta di tempo bloccato, privo di identità storica, in cui i personaggi paiono venire, più che da una Sicilia arcaica, dalle primitive regioni dei sentimenti, dei vizi e dei divertimenti umani, vivendo in uno spazio lontanissimo dominato da conflitti assoluti e, probabilmente, irrisolvibili. Fili oscuri e inestricabili legano a un passato operoso a cui ha rinunciato, strappandolo alla vita di preghiera che lo suggestiona, anche il barone fattosi eremita in Il sole anche di notte (1990); mentre, al contrario, una luce solare accompagna il viaggio dei due fratelli carpentieri che in Good morning, Babilonia (1987) dalla Toscana arrivano fino a San Francisco, al luogo dove va sorgendo Hollywood. La compattezza narrativa e la suggestione del messaggio costituiscono le qualità più evidenti di Fiorile (1993), convincente e figurativamente felice parabola che − abilmente costruita e giocata fra leggenda e storia − ripercorre fortune, drammatiche viltà e disgrazie di una famiglia italo-francese. Cogliendone quattro momenti cruciali ambientati in Toscana fra l'invasione napoleonica e la resistenza antifascista, il film traccia una storia di dannazione che, per le suggestive e funzionali modulazioni simboliche e favolistiche, assurge a limpida, mai predicatoria denuncia dell'avidità, della corruzione e della violenza generate nell'uomo dalla sete di denaro e potere. Vedi tav. f.t.
Bibl.: F. Accialini, L. Coluccelli, Paolo e Vittorio Taviani, Firenze 1979; Paolo e Vittorio Taviani, a cura di G.P. Brunetta, ivi 1985; N. Orto, La notte dei desideri. Il cinema dei fratelli Taviani, Palermo 1987; P.M. De Santi, I film di Paolo e Vittorio Taviani, Roma 1988; La bottega Taviani, a cura di R. Ferrucci, Firenze 1988; B. Torri, Paolo e Vittorio Taviani, Roma 1990.