AMATO, Paolo
Architetto, disegnatore e incisore nato a Ciminna (Palermo) il 24 genn. 1634. Sacerdote, l'A. ebbe nel correligionario G. Di Miceli l'ordinatore degli appunti che aveva cominciato a pubblicare nel 1714. Essendosi l'A. ammalato nello stesso anno, non ne poté continuare l'edizione: lasciò però scritto nel testamento che si continuasse la pubblicazione che, curata dal Di Miceli, uscì a Palermo nel 1733: Nuova pratica di prospettiva...Ebbe come allievo Giacomo Amato col quale però non aveva rapporti di parentela. Visse prevalentemente a Palermo. Nel 1687 ottenne, insieme con la cittadinanza palermitana, la nomina di architetto del senato. Morì a Palermo il 3 luglio 1714.
Restano a Palermo sue decorazioni a marmi mischi (duomo) e la fontana del Garaffo, oggi in piazza Marina (1698). Ma l'opera maggiore è la chiesa del Salvatore (1682), a pianta ellittica e col motivo del belvedere a loggia, sviluppato poi dal Vaccarini. Alcune opere di minore mole sono andate distrutte. Per l'organicità intimamente classica della sua architettura è considerato un caposcuola.
Bibl.: A. Comolli, Bibliografia.., dell'architettura civile...,III, Roma 1791, pp. 177-180; L. Cicognara, Catalogo ragionato dei libri d'arte posseduti dal conte Cicognara,Pisa 1821, p. 149; G. Filangieri, Documenti per la storia, le arti... delle prov. napoletane,V, Napoli 1891, p. 14; S. Caronia Roberti, Il Barocco in Palermo,Palermo 1935, pp. 53-64;F. Meli, Degli architetti del Senato di Palermo nei sec. XVII-XVIII,in Arch. stor. per la Sicilia,IV-V (1938-39), pp. 331-36, 353, 359-62, 435-41;U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler,I, p. 381; Encicl. Ital.,II, p. 764.