Barocchi, Paola
Storica dell'arte, nata a Firenze il 2 aprile 1927. Laureatasi a Firenze nel 1949, è stata libera studiosa fino al 1958, svolgendo attività di assistente presso il Magistero di Firenze dal 1954 al 1958. Ha poi insegnato all'università di Lecce (1958-66), dove nel 1966 ha ottenuto la cattedra di Storia dell'arte. Dal 1968 ha insegnato Storia della critica d'arte alla Scuola normale superiore di Pisa, dove ha diretto anche il Centro di elaborazione elettronica di dati e documenti storico-artistici. Le ricerche informatiche sui beni culturali (v. beni culturali: Beni culturali e informatica, in questa Appendice), avviate nell'ambito della Scuola normale anche a seguito del Convegno internazionale tenutosi a Pisa nel 1978 (International conference on automatic processing of art history data and documents, 2 voll., 1978), in collaborazione con il Center for Italian Renaissance studies (Harvard University-Villa I Tatti), con l'università di Siena, con l'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione di Roma e con il CNUCE di Pisa, hanno quindi condotto all'istituzione (1991) del Centro di ricerche informatiche per i beni culturali, sempre sotto la sua direzione, con sede a Pisa. Per l'attività didattica e di ricerca e per il significativo ruolo svolto a livello internazionale nel campo dell'elaborazione e dell'applicazione di sistemi informatici ha ricevuto nel 1991, congiuntamente a E. Castelnuovo, il premio Antonio Feltrinelli dell'Accademia dei Lincei per la critica d'arte. Centro dei suoi interessi è la ricostruzione storico-culturale del contesto attraverso l'analisi delle fonti della storia dell'arte, del collezionismo e della committenza, con l'ausilio dei mezzi di indagine più avanzati.
Tra i maggiori studiosi di storia della critica d'arte, si è dedicata soprattutto allo studio del Rinascimento e del manierismo, curando inoltre numerose edizioni critiche delle fonti. Dopo le monografie Il Rosso Fiorentino (1950), Michelangelo e la sua scuola (3 voll., 1962-64), Vasari pittore (1964), vanno ricordate le fondamentali edizioni Trattati d'arte del Cinquecento fra manierismo e controriforma (3 voll., 1960-62) e Scritti d'arte del Cinquecento (3 voll., 1971-77) e, inoltre, la cura e il commento delle Vite di Michelangelo di Giorgio Vasari (5 voll., 1962) e l'edizione raffrontata delle Vite (con R. Bettarini, 6 voll., 1966-87); su Vasari è da citare ancora la raccolta di saggi Studi vasariani (1984). Oltre alla pubblicazione del Carteggio di Michelangelo (con R. Ristori, 5 voll., 1965-83), cui è seguita quella del Carteggio indiretto (2 voll., 1988-95), ha curato edizioni pregiate di fonti e testi antichi, come le Notizie dei professori del disegno di F. Baldinucci (7 voll., 1975) o la Bichierografia di G. Maggi (4 voll., 1977). Ha collaborato alla Storia dell'arte Einaudi con un saggio su Storiografia e collezionismo dal Vasari al Lanzi (1979). Le importanti ricerche sul collezionismo mediceo, già avviate dalla studiosa in occasione del convegno del 1978 e proseguite nel convegno internazionale di studi del 1982 (Uffizi, 2 voll., 1983), hanno condotto, oltre che alla formazione di una banca dati dei documenti e delle testimonianze più significative, alla pubblicazione di opere quali Il cardinal Leopoldo (2 voll. in 4 tomi, 1987-93) e Collezionismo mediceo. Cosimo i, Francesco i e il cardinale Ferdinando. Documenti 1540-1587 (con G. Gaeta Bertelà, 1993). Ha curato varie mostre soprattutto fiorentine e i relativi cataloghi: Palazzo Vecchio. Committenza e collezionismo medicei (in occasione della mostra Firenze e la Toscana dei Medici nell'Europa del Cinquecento, 1980); Omaggio a Donatello. 1386-1986 (1985-86); Il giardino di San Marco. Maestri e compagni del giovane Michelangelo (in occasione delle celebrazioni del v centenario della morte di Lorenzo il Magnifico, 1992). Tra le ultime imprese editoriali da lei curate sono i volumi di apparati che completano le edizioni delle Vite del Vasari e del Carteggio di Michelangelo, prodotti in collaborazione tra la Scuola normale e l'Accademia della Crusca, mirati a uno studio del linguaggio attraverso l'uso di tecnologie informatiche (G. Vasari, Le Vite, 7° vol., Indice di frequenza; 8° vol., Concordanze, 1994; Michelangelo. Lettere. Concordanze e indice di frequenza, 2 voll., 1994). Con simile metodo ha affrontato anche lo studio dell'arte moderna, curando la sezione storiografica del catalogo della mostra tenuta a Firenze Romanticismo storico (1974) o pubblicazioni di testi come Testimonianze e polemiche figurative in Italia. L'Ottocento. Dal bello ideale al preraffaellismo (1972) e la Storia moderna dell'arte in Italia (vol. 3°, in 2 tomi, 1990-92; vol. 1°, 1998; il 2° vol. è in corso di pubblicazione).
bibliografia
Paola Barocchi, in Accademia Nazionale dei Lincei, Premi "Antonio Feltrinelli" 1991, Roma 1991, pp. 69-75.