osservabile
osservàbile [agg. e s.f. Der. del lat. observabilis, da observare (→ osservazione)] [LSF] Nel signif. tradizionale, denomin. o qualifica di ogni grandezza suscettibile di misurazione e quindi esprimibile con misure alla cui accuratezza non v'è limite all'infuori di quello posto dagli strumenti di misurazione e il cui valore può essere valutato in termini deterministici a partire dalle leggi in cui tali grandezze compaiono. Nell'ambito microscopico tale signif. è stato profondamente modificato dal principio di indeterminazione della meccanica quantistica, per cui o. è denomin. di tutte le grandezze, nonché degli operatori associati, che descrivono uno stato microscopico e che, a norma del detto principio, non sono misurabili simultaneamente in una sola misurazione con qualsivoglia accuratezza, il loro valore potendo essere valutato soltanto in termini probabilistici a partire dalle leggi in cui esse compaiono. ◆ [MCS] O. localizzata, o locale: grandezza osservabile in un sistema di particelle che occupa un volume V, finito o infinito, e che dipende solo dalle coordinate delle particelle contenute in un volume v⊂V finito; per es., il numero di particelle in una piccola regione diviso per il volume della regione stessa definisce la densità locale (da non confondersi concettualmente con la densità totale del sistema, N/V).