LANGE, Oscar Richard
Economista e uomo politico polacco, nato a Tomaszów nel 1904. Dal 1931 prof. nell'università di Cracovia, emigrò nel 1934 negli S. U. A.; insegnò successivamente nelle università di Michigan, California, Stanford e Chicago (1939-1945) e nel 1943 ottenne la cittadinanza americana. Dopo la seconda guerra mondiale riprese la cittadinanza polacca e divenne ambasciatore a Washington e rappresentante della Polonia nel Consiglio di sicurezza delle N. U. (1946-48). Eletto deputato, fu presidente dell'Associazione centrale delle cooperative e quindi (1956) membro della commissione incaricata della elaborazione del piano economico di stato. Dal maggio 1958 è presidente della ECE.
Appartiene a quella corrente di economisti socialisti che riconosce in parte superate le teorie di Marx e pone come fine dello Stato socializzato il rendimento del modello teorico di concorrenza sulla base dei prezzi considerati come "termini in cui si pongono le alternative". Si è preoccupato anche d'introdurre la moneta nella teoria dell'equilibrio generale e della interdipendenza dei prezzi, proseguendo sulla via aperta da H. Hicks e arrivando, in modo diverso, a conclusioni simili a quelle keynesiane circa l'impossibilità di un automatico ritorno all'equilibrio, e ha considerato la teoria di J. M. Keynes come un caso particolare della teoria di L. Walras, sostenendo che la posizione ottima della propensione al consumo è quella che rende massimo il livello della domanda effettiva massimizzando gli investimenti (Rate of interest and the optimum propensity to consume, in Economica, 1938). Ha dimostrato inoltre come nei periodi di prezzi in diminuzione, data l'incertezza del mercato, il ribasso del saggio dell'interesse non riesca a far aumentare gli investimenti e come, fino a che le aspettative non divengano molto elastiche, un sistema economico abbia sempre la possibilità di raggiungere la piena occupazione, purché salarî e prezzi scendano adeguatamente (Price flexibility and full employment, Bloomington 1944).
Tra le altre opere ricordiamo: Marxian economics and modern economic theory, in Review of economic studies, 1935; On the economic theory of socialism, Minneapolis 1939; Complementarity and interrelation of shifts in demand, in Review of economic studies, 1940; The foundations of welfare economics, in Econometrica, 1942; Say's law, ecc., in Studies in mathematical economics da lui diretti, insieme con T. Yntema e altri, 1942; The theory of multiplier, in Econometrica, 1943; Teorya statystyki (La teoria della statistica), Varsavia 1952; Zagadnienia ekonomii politycznej (Problemi di politica economica), ivi 1953; Il problema dei paesi sottosviluppati, in Comunità internazionale, 1956; Les fondements de la planification économique, Parigi 1957; Wstep do ekonometrij (Introduzione all'econometria), Varsavia 1958 (trad. ingl. 1959).