Omero
Fin dall’età tardoarcaica, si attribuivano a un poeta di nome O. i due poemi epici dell’Iliade e dell’Odissea, oltre ad altri poemi del cosiddetto ciclo epico, noti solo frammentariamente. Non si hanno dati certi sulla biografia di Omero. Secondo notizie circolanti sin dall’età tardoarcaica e riprese in età ellenistica, sarebbe nato a Smirne, vissuto a Chio e morto nell’isola di Ios; avrebbe partecipato a una competizione poetica in Eubea con Esiodo. La veridicità dell’esistenza di O. e la paternità dei poemi cosiddetti omerici sono al centro della «questione omerica». Tra le principali acquisizioni di questo dibattito critico si annovera la consapevolezza di una formazione orale-aurale dei poemi, composti in una lingua poetica artificiale, di matrice ionica ed eolica, e in esametri, una struttura metrica già consolidata nell’8° sec. a.C. Nei due poemi, in cui si narrano il mito della guerra di Troia e il ritorno di Odisseo in patria, si ritrovano molti richiami a realtà storico-sociali risalenti all’età micenea e greco-arcaica.