Pseudonimo dell’artista brasiliano Francisco Rodrigues da Silva (n. San Paolo 1983). Con Os Gemeos l’artista più rappresentativo della scena dell’arte urbana e del muralismo contemporaneo in Brasile, riconoscibile per composizioni dalle grandi figure dove la tradizione etnica locale si combina con provocatoria ironia ai temi e alle immagini della società dei consumi globale. Nel 1995, ancora giovanissimo, si unisce ad alcune crew di graffiti pichação dell’area di Itaquera, distretto popolare della zona orientale di San Paolo. In seguito, dopo aver praticato anche il graffiti-writing, si volge definitivamente a un figurativismo di matrice critica, funzionale a sostenere una riflessione sulla perdita della memoria storica e sulla crisi d’identità culturale del proprio Paese. In questo senso si spiega l’adozione dello pseudonimo Nunca, “mai” in portoghese, teso a sottolineare il suo totale distacco dall’omologazione culturale della società moderna. L’artista brasiliano intende portare l’attenzione dell’osservatore sulle trasformazioni che travolgono tradizioni, luoghi e relazioni. Nei suoi lavori, attraverso un apparato iconografico che gioca sullo stridente contrasto tra figure ed elementi che appartengono a stili di vita ed epoche differenti, si legge la volontà di descrivere gli effetti della globalizzazione all’interno della società brasiliana e una presa di posizione su altre problematiche socioeconomiche connesse con la stessa. Lontano da un’estetica di tipo pop, N. si distingue per adoperare un fitto tratteggio che definisce e modella forme e volumi, su una linea estetica che richiama quella delle incisioni realizzate dai colonizzatori portoghesi per descrivere le popolazioni indigene del Brasile. Ulteriore peculiarità è l’utilizzo prevalente dei colori rosso e marrone ocra, a sottolineare le origini etniche e a riferirsi all’urucum, un particolare pigmento utilizzato dalle popolazioni tribali del Brasile per cospargersi la pelle durante le occasioni rituali. Nel 2005 N. viene descritto come “uno degli astri nascenti della scena dei graffiti di San Paolo” nel libro Graffiti Brazil, sebbene il passo decisivo per la sua carriera artistica avvenga nel 2007, quando riceve da parte del Museo di Arte Moderna di San Paolo l’invito a recarsi in Scozia per partecipare, assieme agli artisti connazionali Os Gêmeos e Nina Pandolfo, alla decorazione delle mura esterne del castello di Kelburn, in Ayrshire. L’anno successivo, N. e Os Gêmeos, assieme ad altri artisti internazionali, vengono selezionati per intervenire sulle pareti esterne della Tate Modern di Londra durante la mostra Street art. La partecipazione a un evento di tale portata in una delle istituzioni più importanti nel settore dell’arte contemporanea rappresenta un deciso slancio per la consacrazione della sua figura sulla scena internazionale dell’arte urbana.