NOCERA UMBRA (Nuceria)
È ricordata dagli Itinerarî e da Strabone tra i centri situati lungo la via Flaminia, dalla quale - proprio presso N. - si distaccava il diverticolo che portava ad Ancona, passando per Prolaqueum, Septempeda e Auxinum.
La povertà delle testimonianze fornite dalle fonti letterarie e da quelle epigrafiche impedisce di ricostruire la storia e l'importanza del centro romano, elencato da Plinio tra quelli della VI Regione augustea, e perfino il luogo esatto dell'abitato antico è reso incerto dalla indeterminatezza dei pochi resti monumentali venuti alla luce nei dintorni della città moderna di Nocera Umbra. È tuttavia probabile che N. sorgesse non lontano dal paese odierno, piuttosto che nei pressi dell'attuale stazione ferroviaria e lungo la via Flaminia, in una zona pure abitata nell'antichità, come indicano avanzi murarî e un mosaico, recentemente venuto alla luce. Del periodo romano restano nel territorio di N. U. due piccoli ponti (km 171,8 e 176,5 della via Flaminia moderna), e alcuni muraglioni di sostruzione della via consolare: interessante la struttura esistente in località "Le Spugne", costituita da grandi blocchi squadrati di travertino sovrapposti a secco e con avancorpi di rinforzo, che costituiscono "la mostra" di un nucleo murario più interno. Nella località "il Portone", a circa un km dalla città moderna, in direzione N-O (nella stessa zona ove sono venuti alla luce anche avanzi del Neolitico dell'Età del Ferro e di periodo romano), fu scavato nel 1897-98 un sepolcreto barbarico, datato alla fine del VI-inizio del VII sec. d. C. e attribuito ai Longobardi insieme alle tracce di accampamento fortificato, accertate sul vicino Monte Castellano. Le tombe (in numero di 165), scavate nella roccia e orientate a E-O, hanno dato ricchissima suppellettile maschile e femminile: armi, morsi di cavallo, pendagli, vasi, collane, orecchini, fermagli in oro e smalto, fibule. Oggetti particolarmente notevoli sono quattro fusti di sedie in ferro ageminato d'argento, due spadoni con impugnatura aurea, una pisside in osso con scene dell'Antico Testamento.
Bibl.: C.I.L., XI, p. 822; Pasqui-Paribeni, in Mon. Ant. Lincei, XXV, 1919, p. 137; N. Aberg, Goten und Langobarden in Italien, Upsala 1923, passim; V. Campelli, in Historia, V, 1931, p. 502; G. Dominici, in Bull. Deput. St. Patria per l'Umbria, XXXXIX, 1942, p. 5; G. Sigismondi, in Epigraphica, XIV, 1952, p. 114: C. Cecchelli, in Atti I Congresso Studi Longobardi, 1952, p. 144.