Letterato (Venezia 1474 - ivi 1557); canonico della basilica di S. Marco. Scrisse versi, fu appassionato studioso di Dante, Petrarca e Boccaccio e si occupò di grammatica e retorica italiana (Vulgari elegantie, 1520). Di notevole interesse una sua raccolta di passi danteschi "dove si biasimano i vizî e si fanno altre salutevoli ammonizioni" (La spada di Dante Alighieri poeta, 1534).