NICCOLO da Correggio
Poeta e gentiluomo, figlio d'un altro N. signore di Correggio, e di Beatrice figlia illegittima di Nicolò III d'Este. Nato a Ferrara nei primi mesi del 1450 poco dopo la morte del padre (onde fu detto N. postumo), morì nella stessa città il 1° di febbraio 1508. Passò la maggior parte della sua vita alla corte di Ferrara e servì i duchi in fastose missioni, a Roma e a Napoli (1473, 1477); come soldato nella guerra contro i Veneziani, dai quali fu fatto prigioniero (1482); come "cavaliere attillato e di rime e cortesie erudito", quale lo raffigurava Isabella d'Este. Visse anche alla corte di Milano (1490-98) presso il Moro, che nel 1492 lo mandò a Roma a prestare l'obbedienza a papa Alessandro VI, e nel 1494 ad Asti a incontrare il duca d'Orléans.
Come a qualsiasi facitore di versi, anche a N. qualche sonetto o ottava riuscì non infelicemente; ma insomma fu poeta mediocre, così nelle liriche, come nel poemetto in ottave Psiche e nel dramma Cefalo, che fu rappresentato nel cortile della reggia estense il 22 gennaio del 1487; tutte cose che hanno importanza di storia, non d'arte; come documento di petrarchismo degenerato in frivolezze e agghindature, le liriche; d'autobiografismo allegorico e idillico il poemetto; di trasformazione del teatro sotto l'azione della classicità, il Cefalo, che è appunto uno di quei drammi "mescidati", tutt'altra cosa dai drammi profani puramente modellati sulle sacre rappresentazioni, che fiorirono numerosi nelle corti dell'Italia settentrionale al cadere del secolo.
Bibl.: A. Luzio e R. Renier, N. da C., in Giorn. stor. d. letterat. ital., XXI (1893), p. 205 segg.; XXII (1893), p. 65 segg.; A. Arata, N. da C. nella vita letteraria e politica del tempo suo, Bologna 1934; R. Renier, Canzonieretto adespoto di N. da C., Torino 1892; G. Rossi, La "Semidea" di N. da C., in Giorn. storico d. letterat. ital., XXXII (1893), p. 99 segg.; L. Zambro, Sonetti ed. e ined. di N. da C. nel cod. Zichy della Bibliot. comun. di Budapest, in la Bibliofilia, XVI (1914-15), p. 429 segg. Per il Cefalo: E. de Renoche, Le favole mitologiche della fine del sec. XV, in Giorn. stor. e lett. della Liguria, III (1912), p. 392 segg. E. Percopo (in Rass. crit. d. letter. it., III, 1898, p. 157 segg.) tentò di attribuire a N. l'Istoria di Patrocolo e d'Insidoria pubbl. da F. Novati, ma non ebbe seguito.