NEWCASTLE-Upon-Tyne (A. T., 47-48)
Città e porto dell'Inghilterra nord-orientale, situata all'estremo punto navigabile del fiume Tyne, cioè 13 km. a monte della foce. Nel 1931 la popolazione era di 283.145 ab. Tra le grandi città industriali dell'Inghilterra, essa è una delle poche che abbiano avuto reale importanza molto tempo prima del sorgere della grande industria. Furono i Romani a costruire un ponte sul Tyne nel luogo dell'attuale città, che fu una stazione lungo il famoso Vallo d'Adriano, il quale attraversava l'Inghilterra da E. a O. L'antica Pons Aelii dei Romani, fortificazione di frontiera contro gli Scoti, divenne nell'alto Medioevo Monkchester. Distrutta dai Danesi nel sec. IX e nuovamente da Guglielmo il Conquistatore, risorse attorno al castello edificato alla fine del sec. XI e ricostruito nel 1157 da Enrico II e dal nuovo castello (Newcastle) prese nome l'abitato urbano che attorno a esso si sviluppò. In seguito il castello divenne una città circondata di mura. Fino dal sec. XIII cominciò il commercio marittimo del carbone, che però prese sviluppo solo all'epoca degli Stuart (sec. XVII), quando l'uso del carbone fu permesso ai cittadini di Londra. Nel medesimo secolo ebbe inizio anche l'industria vetraria, a cui seguì ben presto quella delle costruzioni navali, con le connesse fabbriche di cordami e d'attrezzamenti. Con l'utilizzazione del carbone di buona qualità, fornito in abbondanza dal distretto e con un moderno sviluppo delle comunicazioni, la città ebbe grande incremento.
La profondità dell'estuario ha fatto poi di Newcastle uno dei principali centri inglesi per la costruzione di grandi navi moderne (cantieri Elswick, ecc.); il commercio d'esportazione del carbone raggiunse proporzioni enormi, si ampliò anche il commercio del vetro e la città divenne una stazione importante della strada che, lungo la costa orientale, va in Scozia. Nell'epoca iniziale delle ferrovie, G. Stephenson impiantò a Newcastle delle officine meccaniche. Anche il porto ha un attivo traffico con altre località della costa ed è unito da importanti linee di navigazione con l'Europa settentrionale, specialmente con la Norvegia. Banchine e docks appartenenti a Newcastle e ad altre città si stendono lungo il fiume verso la foce e sono destinate a ricevere le importazioni di grano, frutta, ferro e acciaio, legname, petrolio, ecc. Sulla riva meridionale del fiume si è sviluppata la città di Gateshead (122.379 abitanti nell'anno 1931), piccolo stanziamento antico, enormemente sviluppatosi nel secolo XIX.
Cinque ponti la congiungono a Newcastle, di cui Gateshead condivide le industrie, oltre ad avere proprî stabilimenti chimici, tra cui saponifici. La popolazione totale dell'estuario del Tyne è di almeno 700.000 ab., compresi i due avamporti, cioè Tynemouth (con North Shields) sulla riva settentrionale (64.913 ab. nel 1931) e South Shields (113.452 abitanti nel 1931) sulla riva meridionale.
Il castello di Newcastle è una bellissima costruzione del sec. XII; prossima al ponte si trova la storica chiesa di S. Nicola, con una bella torre di pietra del periodo gotico perpendicolare. Vi sono alcune altre chiese antiche e un palazzo del municipio ricostruito nel sec. XVII. Il centro universitario è d'istituzione moderna e comprende una scuola di medicina e una di arti e scienze connesse con le scuole dell'università di Durham. Vi è inoltre una grande Grammar School, la cui fondazione risale al Rinascimento.
Newcastle è situata 435 km. a N. di Londra, sulla linea ferroviaria principale che da Londra lungo la costa orientale va in Scozia. La città è un county borough, possiede cioè amministrazione autonoma, dal 1882 è sede d'un vescovato anglicano con la chiesa di S. Nicola per cattedrale, e manda alla Camera dei comuni quattro rappresentanti.
I duchi di Newcastle. - Il primo duca di Newcastle-upon-Tyne fu William Cavendish (1392-1676; v. appresso), figlio di sir Charles Cavendish. Henry, secondo duca di Newcastle, morì nel 1691 e la sua terza figlia, Margaret, sposò John Holles, pronipote dello statista puritano Denzil Holles. John Holles ereditò i possessi del duca di Newcastle insieme con altri beni; l'aiuto da lui dato a Guglielmo III e la sua riputazione come membro d'una delle prime famiglie whig, gli diedero notevole importanza. Il 14 maggio 1694 egli fu creato duca di Newcastle-on-Tyne; morì nel 1711 lasciando un'unica figlia e nominando proprio erede il nipote Thomas Pelham. Questi prese il nome di Pelham Holles e dopo avere contribuito a soffocare la rivolta del 1715, venne creato da Giorgio I duca di Newcastle-upon-Tyne. Essendo egli morto senza eredi, questo titolo si estinse.
Dopo la caduta di Walpole, Thomas e il proprio fratello Henry Pelham, rappresentanti della tradizionale politica whig, sbalzarono dal potere il Carteret (1744) e fino alla morte di Henry (1754) i due fratelli furono in continuo dissidio tra loro, pur cercando di dividersi il dominio del paese. Il Newcastle, che aveva coperto l'ufficio di segretario di stato, divenne nel 1754 primo lord del Tesoro, ma si dimise nel 1756, soverchiato dall'insubordinazione del Fox e dall'opposizione del Pitt. Al Tesoro tornò nel 1757, ma solo come comparsa, ché il vero primo ministro era Pitt. Si accordò allora col Bute per rovesciare il Pitt dopo la successione di Giorgio III; ma non ottenne altro risultato che di essere eliminato dall'ufficio, in seguito alla nessuna considerazione testimoniatagli dal Bute medesimo. Fu lord del Sigillo privato nell'amministrazione whig del 1765-66 e morì nel 1768. Al momento delle sue dimissioni nel 1756 era stato creato duca di Newcastle-under-Lyme, con trasmissione del titolo al nipote Henry Fiennes Clinton, nono conte di Lincoln, il quale divenne secondo duca N. Il titolo si è poi continuato nella famiglia: il quarto duca di Newcastle-under-Lyme (Henry Pelham Fiennes Pelham Clinton) si segnalò per la sua violenta opposizione al Reform Bill e all'emancipazione cattolica; il quinto duca fu segretario di stato per la guerra al tempo della guerra di Crimea.