MEDIANO, NERVO
. Nervo misto, una delle branche terminali più importanti del plesso brachiale da cui si origina con due radici: esterna (donde nasce il nervo muscolo-cutaneo) e interna (nervo cubitale e nervo brachiale cutaneo interno), fra le quali passa l'arteria ascellare; nel braccio scende nel solco bicipitale interno incrociando obliquamente l'arteria omerale al di sopra del gomito; si porta quindi verso la linea mediana dell'avambraccio tra il muscolo radiale interno e il muscolo flessore superficiale delle dita, attraversa successivamente la faccia anteriore del pugno e nella palma della mano si esaurisce in sei branche divergenti. I suoi rami muscolari innervano tutti i muscoli della regione anteriore dell'avambraccio, eccetto il muscolo cubitale anteriore e i due fasci interni del muscolo flessore profondo delle dita (innervati dal nervo cubitale); i due primi muscoli lombricali; tutti i muscoli dell'eminenza tenare meno l'adduttore e il fascio interno del corto flessore (innervati dal cubitale). I suoi rami cutanei raccolgono la sensibilità della cute dell'eminenza tenare e della regione palmare media e della maggior parte della faccia dorsale dell'indice, del medio e della metà esterna dell'anulare.
Paralisi del nervo mediano. - Può essere causata da una neurite tossica o infettiva, da un tumore intrinseco o estrinseco, oppure, come accade più frequentemente, da un trauma (sezione o compressione del nervo) che lo colpisce sia al cavo ascellare, sia alla faccia interna del braccio o al polso; nei punti, cioè, dov'è più superficiale. Le conseguenze della paralisi del nervo mediano sono diverse a seconda che questo è leso al braccio o all'avambraccio. Nel primo caso s'osserva la paralisi dei muscoli dell'eminenza tenare, dei muscoli flessori dell'indice e del pollice, del muscolo pronatore rotondo e dei muscoli palmari; nel secondo caso questi ultimi muscoli restano indenni, o quasi. Le conseguenze di queste paralisi muscolari sono: 1. l'impossibilità di flettere l'ultima falange del pollice (paralisi del m. lungo flessore del pollice); 2. di flettere le ultime falangi dell'indice (paralisi del m. flessore comune superficiale e della porzione esterna del muscolo flessore comune profondo); 3. impossibilità di abdurre completamente il pollice (paralisi del muscolo corto abduttore); 4. impossibilità, più o meno accentuata, a seconda della parte che il nervo cubitale prende all'innervazione dei muscoli dell'eminenza tenare, del movimento di opposizione del pollice (paralisi del muscolo adduttore, del muscolo opponente e del muscolo flessore breve del pollice). Oltre le paralisi muscolari, la lesione del nervo mediano provoca anestesia che occupa il pollice, l'indice, il medio, la metà esterna dell'anulare e i due terzi esterni del palmo della mano. Sulla faccia dorsale l'anestesia occupa le due ultime falangi dell'indice e del medio e la metà esterna delle stesse falangi dell'anulare. Questi limiti però possono variare da caso a caso.