NEROCCIO
. Neroccio di Bartolomeo di Benedetto de' Landi, pittore e scultore, nacque nel 1447 a Siena, e ivi morì nel 1500. Scolaro del Vecchietta, aveva messo su bottega già nel 1467 con Francesco di Giorgio Martini, e con lui collaborò fino al 1475. Ricevette pagamenti dalla compagnia di S. Girolamo nel 1467 per una pala d'altare e nell'anno seguente per una statua in terracotta di S. Girolamo. Nel 1470 il comune di Siena gli allogò la statua di S. Caterina, nella casa di S. Caterina. Nel 1472 dipinse per Monteoliveto Maggiore una tavola con l'Assunta. Del 1478 è il trittico nella Galleria senese con la Madonna, S. Michele e S. Bernardino. Nel 1476 dipinge per Bernardino Nini una pala d'altare, due cassoni e un lettuccio, e nel 1480 una tavoletta di Biccherna. Nel 1483 gli venne affidata la rappresentazione a tarsie marmoree della Sibilla ellespontica per il pavimento del duomo di Siena. Eseguì poi la tomba di Tommaso Testa Piccolomini, vescovo di Siena, morto nel 1485. Nel 1487 ricevette dall'Opera del duomo l'incarico di scolpire per la cappella del fonte battesimale una statua di marmo di S. Caterina. Del 1489 è il fregio sopra il portale di Fontegiusta, del 1492 la tavola rappresentante la Madonna e sei santi nella galleria di Siena. Nel 1496 dipinse per la chiesa di Sarteano una pala, ora perduta.
Artista coscienzioso, il N. si mantenne fedele, sia in pittura sia in scultura, a un ideale artistico che non subì mutamenti o sviluppi. Nei suoi tipi un po' manierati, subito riconoscibili, di Madonne e santi prevale l'azione del Vecchietta. I suoi colori, generalmente cupi, spesso si fanno chiari e trasparenti sotto l'influsso del Sassetta, come, ad es., nella Madonna col Bambino, S. Girolamo e S. Bernardino nella Pinacoteca di Siena (n. 281), forse il capolavoro dell'artista, incantevole per i delicati accordi cromatici, per l'espressione di dolce e velata malinconia nel volto dei sacri personaggi.
Bibl.: L. Dami, in Rass. d'arte, XIII (1913), pp. 137-43, 160-70; P. Schubring, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXII, Lipsia 1928 (con ampia bibl.); B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1922; C. Brandi, La R. Pinacoteca di Siena, Roma 1933, pp. 216-21.