Poeta e filosofo ebreo (n. Granata 1055 circa - m. dopo il 1135). Compose numerose poesie ebraiche, religiose e profane. Tra quelle religiose hanno particolare rilievo le penitenziali, in cui si riflette un senso pessimistico della vita; tra le profane sono numerose le encomiastiche, le elegiache, le epitalamiche: poche quelle satiriche e amorose. L'imitazione dei modelli arabi, nella forma metrica e nel linguaggio poetico, non impedisce una freschezza e un'eleganza che fanno di M. forse il primo fra i poeti ebrei del Medioevo. M. è inoltre autore, in arabo, di un trattato sull'arte poetica, di una dissertazione filosofico-religiosa d'indirizzo neoplatonico e di un'opera perduta sui pregi degli uomini colti e notabili.