Pseudonimo del drammaturgo giapponese Suginomori Nobumori (Kyōto 1653 - Osaka 1725). È il maggior autore giapponese di teatro dell'epoca premoderna, colui che contribuì in modo determinante allo sviluppo dei generi drammatici kabuki e jōruri. C. si ricorda per i suoi drammi storici - in particolare Kokusenya kassen ("Le battaglie di Coxinga", 1715), ambientato nel 17º secolo e dedicato all'ultimo sostenitore della dinastia cinese Ming - e per i cosiddetti drammi sociali (sewamono), che rispecchiano la realtà del suo tempo, colta soprattutto attraverso il conflitto fra obblighi sociali e esigenze individuali. Questo contrasto si esplica nel modo più drammatico nelle storie d'amore che C. porta sulla scena traendo spunto da fatti di cronaca, e che spesso si concludono con il suicidio dei due protagonisti, unico modo per affermare i sentimenti umani nel diretto confronto con il dovere. Tra i più famosi, Sonezaki shinjū ("Il suicidio d'amore a Sonezaki", 1703) e Shinjū Ten no Amijima ("Il suicidio d'amore a Amijima", 1720).