montatura
montatura [Der. di montare nel signif. di "mettere insieme ordinatamente più cose"] [LSF] Generic., sinon. di montaggio; specific., com'è il caso, per es., della m. dei telescopi, il provvedere un oggetto dei dispositivi ausiliari necessari, o almeno utili anche se non indispensabili, per la sua funzionalità. ◆ [ASF] M. di un telescopio astronomico: il sostegno meccanico di un telescopio, che deve consentire di poter dirigerlo, mediante sole rotazioni intorno a opportuni assi, su un qualunque punto del cielo al di sopra dell'orizzonte del luogo; si hanno i seguenti tre tipi fondamentali: (a) m. altazimutale, la più semplice di tutte, per cui il telescopio può rotare intorno a un asse orizzontale b (fig. 1) e intorno a un asse verticale, c, potendosi dirigere in azimut e in altezza; è impiegata per usi terrestri e geodetici (per es., → teodolite); tipi particolari di essa sono la m. azimutale, in cui il cannocchiale può soltanto rotare intorno a un asse verticale, e quindi in un piano orizzontale, e la m. zenitale in cui l'asse del telescopio è fisso e diretto verso lo zenit del luogo (telescopio zenitale); (b) m. meridiana, in cui il telescopio è mobile unicamente nel piano del meridiano rotando intorno a un asse orizzontale b (fig. 2) disposto nella direzione est-ovest, avendosi allora un telescopio meridiano, lo strumento principale per misurare con precisione le coordinate degli astri; (c) m. equatoriale, con cui si consegue il duplice scopo di poter dirigere lo strumento verso qualunque punto del cielo e di poter seguire un astro durante il suo moto diurno sulla volta celeste (se l'astro ha declinazione nulla, l'asse dello strumento descrive sulla volta celeste l'equatore, donde il nome dato a tale tipo di m.). La m. equatoriale è la più usata nell'ambito astronomico, tanto da dare spesso nome a molti telescopi (telescopio equatoriale o, assolut., equatoriale s.m.), e se ne hanno varie versioni, che comprendono però tutte un asse (asse polare) diretto verso il polo celeste, e quindi parallelo all'asse della rotazione terrestre, e un asse (asse di declinazione) normale all'asse polare; lo strumento è montato in modo che il suo asse possa rotare intorno all'asse di declinazione, quest'ultimo potendo ancora rotare intorno all'asse polare, cosicché l'asse dello strumento finisce per essere mobile intorno a entrambi gli assi. La rotazione intorno all'asse di declinazione permette di dare al cannocchiale l'inclinazione corrispondente alla declinazione dell'astro cercato, e la rotazione attorno all'asse polare permette di dirigerlo nel cerchio orario dell'astro stesso; agli estremi di entrambi gli assi sono fissati dei cerchi graduati, che permettono di puntare il cannocchiale verso qualsiasi astro; un motore opportunamente regolato fa rotare, con velocità angolare pari a quella della rotazione terrestre, l'asse dello strumento intorno all'asse polare, in maniera da fargli seguire il moto apparente dell'astro. I tipi principali di m. equatoriale sono la m. classica o tedesca (fig. 3), la m. inglese o newtoniana (fig. 4) e quelle più moderne a forchetta (fig. 5) e a culla (fig. 6); queste ultime due sono adoperate, per es., per i grandi telescopi dell'Osservatorio di Mount Palomar, rispettiv. per i due Schmidt di 45 cm e 120 cm di apertura e per il riflettore paraboloidico con specchio di 5 m di diametro.