micro-
[da μικρο-, derivato dall’agg. gr. μικρός «piccolo», «ridotto»]. – Confisso già usato come primo elemento compositivo di sostantivi e aggettivi e ancora oggi impiegato in parole di origine dotta e nella formazione di termini tecnico-scientifici e di parole nuove. L’accezione semantica con la quale è più frequentemente usato esprime la ‘piccolezza fisica’ della base lessicale alle quale è anteposto, in contrapposizione a macro- «grande», come nel recente s. f. microazienda; in altri casi ha valore di «ridotto, di entità o portata non rilevante», come in microcredito, microcriminalità e microterrorismo; altre volte equivale a «microscopico, visibile solo al microscopio», come in microbatterio. In medicina e biologia fa spesso riferimento a organi che presentano uno sviluppo carente o ridotto (microcefalìa, microftalmìa). In metrologia, si antepone al nome di un’unità di misura, designando la milionesima parte del suo valore, come in microampere, microvolt. I termini specialistici di altri settori scientifici possono esprimere anche il concetto di «relativo a un settore di una scienza che ne studia un ambito circoscritto», come in microeconomia.