Cimino, Michael
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a New York l'11 agosto 1943. Laureatosi in architettura, dopo aver frequentato l'Actor's Studio ha esordito come regista pubblicitario. Il suo talento è stato messo in risalto fin dal suo primo film, Thunderbolt and lightfoot (1974; Una calibro venti per lo specialista), da lui scritto e diretto; nel 1978 The deer hunter (Il cacciatore) gli è valso l'Oscar per la regia e per il miglior film.
Con Thunderbolt and lightfoot C. ha realizzato un noir atipico ambientato negli ampi spazi del Montana e che costituisce la prima tappa di quella ricerca di luoghi e di paesaggi che sarà caratteristica della sua opera. The deer hunter è, come tutti i film di C., una storia di amicizia 'virile', che deve molto alla poetica di un regista come J. Ford, vero ispiratore del suo cinema. Nel 1980 ha diretto Heaven's gate (I cancelli del cielo), eccezionale affresco dell'America di fine secolo, dell' "America che tenta di diventare America", incentrato su tre personaggi: uno sceriffo, un killer professionista, e la donna amata da entrambi, la tenutaria di un bordello. Lirico e poetico, Heaven's gate, pur essendo uno dei grandi western della storia del cinema, si rivelò un fallimento commerciale.
C. ritornò alla regia nel 1985 con Year of the dragon (L'anno del dragone), singolare film sulla criminalità a Chinatown. In The Sicilian (1987; Il siciliano) ha liberamente reinterpretato il mito del bandito S. Giuliano nella Sicilia del secondo dopoguerra. Del 1990 è il rifacimento, dall'omonimo titolo, di un classico noir degli anni Cinquanta, Desperate hours (Ore disperate), la storia di una famiglia tenuta in ostaggio da alcuni evasi, che C. racconta nei modi di un western violento e ossessivo, mostrando la sua abilità nella contaminazione dei generi cinematografici.
Sunchaser (1996; Verso il sole), infine, si configura come una riflessione sui diversi modi di affrontare la realtà, cedendo al cinismo o scegliendo l'amore e la solidarietà, e ha rilanciato C. nel gruppo dei più grandi talenti del cinema contemporaneo, in grado di raccontarci i turbamenti degli esseri umani mediante un uso dei paesaggi che divengono i luoghi 'esteriori' attraverso i quali raccontare la 'interiorità' più oscura dell'uomo. Vedi tav. f.t.
bibliografia
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M. Bliss, Martin Scorsese and Michael Cimino, Metuchen (N.J.) 1985.
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R. Wood, Hollywood from Vietnam to Reagan, New York 1986.
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