MASTIO
Torrione, spesso isolato, posto a controllo delle difese di un complesso castrale o di un palazzo fortificato, simbolo della signoria esercitata dal possessore sul castello e su un vasto territorio circostante; il termine francese donjon deriva dall'accusativo tardolatino dominionem, derivato da dominus 'signore'. Il termine italiano m. è la forma toscana di maschio, usata con valore figurato.A prescindere dal simbolismo feudale, il m. aveva espresse finalità militari, essendo l'ultima roccaforte all'interno di un fortilizio e il luogo in cui trovava rifugio la guarnigione. Dalla sua sommità si controllava la difesa del castello: da qui potevano essere impartiti gli ordini per rinforzare i punti più deboli e da qui si potevano osservare i movimenti dell'assediante. Il m. aveva spesso un fossato che ne permetteva la salvaguardia quando già il resto del fortilizio era caduto in mano al nemico; la sua difesa era soprattutto passiva e si basava quasi esclusivamente su lanci dal terrazzamento sommitale.La forma del m. era preferibilmente quadrata o rettangolare e talvolta esso era dotato di pilastri-contrafforti e torrette angolari quadrate. La forma circolare, comparsa comunque presto, ebbe particolare fortuna all'epoca di Filippo II Augusto (1180-1223: la grande torre cilindrica di Coucy, ora perduta, venne innalzata alla metà del sec. 13°; si ritrovano anche m. di impianto esagonale o, più spesso, ottagonale. È possibile che si ritenessero le forme circolari o poligonali più efficaci a deviare i colpi lanciati dagli assedianti. Una variante di m. di notevole importanza era la torre en becque, caratterizzata da un gigantesco elemento triangolare pieno rivolto verso l'esterno.L'ingresso al m. risultava comunque il punto più vulnerabile ed era consuetudine generale quella di avere l'entrata sopraelevata corrispondente al primo piano della torre; vi si poteva accedere tramite una scala mobile, come nei Bergfriede tedeschi, dove l'edificio non era abitato permanentemente, o attraverso gradini in legno facilmente rimovibili, oppure si lasciava davanti all'ingresso uno spazio vuoto occupato da un ponte retrattile. Il collegamento scalare tra i piani del torrione era frequentemente ricavato in spessore di muro; in Inghilterra, tuttavia, il blocco delle scale si poteva trovare anche all'interno di un elaborato avancorpo, innalzato di fronte al m. ad angolo retto con l'accesso.
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