MARRUVIO dei Marsi
Antica città sul lato orientale del lago di Fucino, a circa 20 chilometri da Alba Fucense; il sito, in leggiera collina, è oggi occupato dal convento di S. Benedetto. Fu capitale o, per lo meno, centro dei Marsi (v.), da cui, secondo alcuni, derivò il nome di Marrutium o Marrubium, riconnesso con il leggendario Marrus, fondatore di quella gente. Sono ancora visibili sul posto i resti delle mura della città, dell'anfiteatro, delle terme. Plinio definisce la città splendidissima civitas Marsorum. Fu municipio dopo la guerra sociale, iscritto alla tribù Sergia, ed ebbe allora come magistrati quattuorviri e duoviri iure dicundo; quindi fu sede episcopale per tutto il Medioevo, fino al 1580, allorquando Pescina, situata in luogo più comodo, ne assorbì la popolazione e il titolo. Distinta da questa è la città di Marruvio, ricordata da Dionisio fra le sedi degli Aborigeni e situata non lontano da Rieti.
Bibl.: D. Romanelli, Topografia istorica del Regno di Napoli, III, Napoli 1819, p. 178 segg.; H. Nissen, Ital. Landesk., II, Berlino 1902, p. 456; Corpus Inscriptionum Latinarum, IX, p. 349.