SOLDATI, Mario (App. II, 11, p. 858)
La sua attività di scrittore nell'ultimo decennio ha decisamente prevalso su quella di regista cinematografico.
Ne sono testimonianza i romanzi e le raccolte di racconti da lui pubblicati in questo periodo: A cena col commendatore (Milano 1950); Le lettere da Capri (ivi 1954); La confessione (ivi 1955); Il vero Silvestri (ivi 1957); La messa dei villeggianti (ivi 1959); mentre un unico volume (ivi 1957) riunisce I racconti pubblicati anteriormente al 1950. La narrativa del S.. che ha qualche addentellato col tardo romanticismo e col crepuscolarismo piemontese, ma che tiene conto della lezione del saggismo contemporaneo, specie di quello di E. Cecchi, appare sollecitata da un gusto per l'imprevisto non meno che da un interesse per i problemi di coscienza. È una narrativa mista d'estro e di riflessione, dal ritmo agile, incalzante, capace di convertire il dato più realistico in un evento straordinario.
Bibl.: A. Bocelli, in Il Mondo, 24 febbr. 1951, 14 sett. 1954, 16 luglio 1957; E. Cecchi, Di giorno in giorno, Milano 1954, pp. 227-231, 395-400; E. Falqui, Novecento letterario, IV, Firenze 1954; G. Bellonci e altri, in La Fiera lett., 28 nov. 1954 (n. dedicato al S.); G. De Robertis, in Tempo (Milano), 22 dic. 1955, 12 genn. 1960; R. Bertacchini, in Il Mulino, n. 62, 1956; P. Citati, in Il Punto, 6 ott. 1956; G. Pullini, Il romanzo ital. del dopoguerra, Milano 1961, pp. 277-295.