MARACAIBO (A. T., 153-154)
Città del Venezuela, capitale dello stato di Zulia, situata presso la riva nord-occidentale del lago omonimo, a 35 km. dal mare, a 10° 38′ di lat. N. e a.71° 37′ di long. O. Il suo clima è molto caldo: si hanno 28° di temperatura media annua, 27° in gennaio,. che è il mese più fresco, e 29°, 1 in agosto, il mese più caldo. Le piogge sono scarse (456 mm. annui) e cadono per lo più da maggio a novembre (massimo in ottobre, 110 mm.); mesi più secchi: gennaio e febbraio (0,4 mm.).
La prima fondazione di un centro abitato nel sito dell'odierna Maracaibo risale al 1529, per opera del tedesco Alfinger; ma poi il sito fu abbandonato, e solo nel 1571 si ebbe la fondazione, ad opera di Alonso mcheco, della Ciudad Rodrigo, divenuta nel 1574 Nueva Zamora e poi Maracaibo. La città fu tra le più esposte agli attacchi e ai saccheggi dei pirati francesi, olandesi e inglesi annidati nelle Antille. L'indipendenza dalla Spagna fu proclamata a Maracaibo nel 1821; nel 1822 fu rioccupata dagli Spagnoli che la tennero sino all'estate del 1823.
Maracaibo aveva circa 8000 ab. nel 1650, saliti a 10.300 nel 1773, a 24.000 nel 1801, a 30.000 nel 1838. Posteriormente si ebbero varie epidemie di febbre gialla e di vaiuolo (terribile quella che durò dal 1840 al 1843): la popolazione diminuì notevolmente risultando di 25.000 ab. nel 1850 e di 20.000 nel 1880. Vi fu poi una lenta ripresa: al principio della guerra mondiale, tuttavia, Maracaibo era ancora una città di scarsa importanza commerciale, quasi priva di vita. Nel 1912 compagnie inglesi iniziarono lo sfruttamento in grande dei giacimenti di petrolio che si estendono tutto intorno al Lago di Maracaibo, la cui produzione andò aumentando vertiginosamente di anno in anno (119.000 barili nel 1917, 2.117.000 nel 1922, 37.226.000 nel 1926, 136.000.000 nel 1929): e da allora la città ha avuto uno sviluppo demografico e topografico rapidissimo: gli abitanti da 40.000 circa nel 1913 salimmo a 74.800 nel 1926 e a 105.000 nel 1931. Fra qualche anno Maracaibo sarà certamente la più popolosa delle città venezolane, poiché l'aumento della sua popolazione è molto più rapido di quello di Caracas. Intorno alla vecchia città, dove si trovano edifici modernissimi accanto a costruzioni dell'epoca coloniale, per lo più a solo pianterreno, sono sorti rapidamente nuovi quartieri (Milagro, Las Hatiques e Bellavista lungo le rive del lago; El Socorro, Las Delicias, El Paraiso nell'interno), formati per lo più da ville e villette negli stili più diversi, costruite in buona parte da Italiani, i quali sono a Maracaibo circa 150. Molto più numerosi gli Olandesi, gli inglesi, i Tedeschi, gli Spagnoli, specie i Nordamericani (circa 7000).
Nell'ultimo decennio si è avuto un notevole miglioramento nei servizî pubblici: alla fine della guerra mondiale la città aveva soltanto poche strade pavimentate: ora la pavimentazione è completa. L'arteria principale è l'Avenida de las Ciencias; numerosi sono i parchi pubblici. La parte vecchia della città ha pianta irregolare, con vie strette e tortuose, mentre nei nuovi quartieri le vie sono rettilinee, ampie, spesso alberate. Gli edifici più notevoli sono la cattedrale, il Palazzo del governo, il teatro Baralt, l'ospedale di S. Ana, la Dogana. Maracaibo possiede varie scuole secondarie e numerose scuole primarie, ed è sede vescovile.
Non molto importanti sono le sue industrie (grandi fabbriche di birra, fabbriche di calzature, di cappelli, di saponi, distillerie, segherie, ecc.): di prim'ordine, invece, è la sua importanza commerciale. Il porto è il primo del Venezuela per le esportazioni: a esso non possono accedere navi che pescano più di 3 m., poiché l'ingresso del lago (v. appresso) è ostruito da una barra. Le enormi quantità di petrolio e di caffè che si raccolgono nella città per la esportazione vengono caricate su piroscafi di medio tonnellaggio che le trasportano in gran parte a Willemstad, nell'isola di Curacao (possedimento olandese), il quale funziona come avamporto di Maracaibo e possiede, fra l'altro, varie raffinerie di petrolio. ll caffè si concentra a Maracaibo da gennaio ad aprile, dopo la raccolta, e proviene per un quarto circa dalla regione colombiana di Cucúta (questa città è unita per ferrovia a Puerto Villamizar, sul navigabile Río Zulia, uno degli immissari del lago), e per il resto dai cafetales della Cordigliera di Mérida (collegata con tre tronchi ferroviarî a fiumi navigabili o alle rive del lago: S. Cristóbal-Encontrados, El Vigia-S. Carlos, Trujillo-La Ceiba).
Maracaibo è toccata dalla linea di navigazione aerea delle Pan-American Airways che va da Miami (Florida) a Port of Spain (Trinidad); a quest'ultima città è collegata anche da una linea aerea francese (della Compagnie générale aéropostale).
Il Lago di Maracaibo. - Grande bacino lacustre, il più vasto dell'America Meridionale (13.600 kmq.), che occupa un terzo di una vasta area depressa triangolare che si apre tra la Cordigliera di Mérida e la Sierra de Perija. Ha press'a poco la forma di un otre ed è lungo, da N. a S., oltre 170 chilometri, e largo al massimo, da E. a O., circa 80 km. Poco a nord di Maracaibo si restringe a soli 15 km., quindi sì allarga di nuovo, e questa parte settentrionale è separata dal Golfo di Maracaibo (Mar Caribico) dalle isole sabbiose di San Carlos e di Zapara, tra le quali si apre l'ingresso principale al lago, largo 550 m. e profondo poco più dì 3 m. ad alta marea. Nella metà meridionale del lago sembra che si raggiungano anche i 250 m. di profondità. Le coste sono per lo più basse, piatte, paludose, malsane; un tempo il lago occupava una superficie molto maggiore, che le alluvioni dei numerosissimi corsi d'acqua scendenti dalla Cordigliera di Mérida e dalla Sierra de Perjia (principali lo Zulia, 320 kmq., col suo affluente Catatumbo, 290 km., il Sucuy, 210 km., il Motatán, 260 km., l'Escalante, 200 km., tutti navigabili per lungo tratto) sono andate sempre più restringendo. Il colmamento del lago è particolarmente rapido nella parte sud-occidentale.
Ai terreni alluvionali dei bassopiani che contornano il lago soggiacciono strati potenti dì arenarie, scisti e argille, nei quali si trova in eccezionale abbondanza il petrolio (v. venezuela).
Il Lago di Maracaibo e i suoi principali immissarî sono percorsi da servizî regolari di navigazione, che fanno capo a Maracaibo, l'unico grande centro abitato sulle rive del lago. Tra i centri minori sono da ricordare, tuttavia, quelli sviluppatisi recentemente in seguito allo sfruttamento dei giacimenti petroliferi (S. Lorenzo, dov'è una raffineria di petrolio, La Rosa, Lagunillas, El Mene, ecc.), e La Ceiba, capolinea della ferrovia proveniente da Trujillo.
Per la storia della scoperta del lago, v. venezuela.
Bibl.: O. Plümacher, Maracaibo, in Das Ausland, LXI, 1888; TH. de Booy, The western Maracaibo lowland, Venezuela, in Geogr. Review, VI (1918), pp. 481-500; H. Pittier, Exploraciones botánicas y otras en la cuenca de Maracaibo, Caracas 1923; G. Jiménez, La barra de Maracaibo, in Rev. de Colegio de Ingenieros de Venezuela, 1925, pp. 45-60; v. anche venezuela.