CAÑETE, Manuel
Scrittore spagnolo, nato a Siviglia nel 1822, morto a Madrid nel 1891. D'ingegno vario e fertile, tentò il teatro, la lirica, la critica, ii siornalismo. Sebbene superficiale nell'ispirazione e alquanto incerto nella critica, tuttavia raggiunse una certa delicatezza nel verso (Poesías, 1859) e una trasparenza strutturale nei tentativi drammatici, come in: Lo que alcanza una pasión (1842), e nelle zarzuele: Beltrán y la Pompadour e La Flor de Besalú, tuttora ricordate per la grazia e la limpidezza dell'espressione. Nei suoi studî di critica (Escritores españoles é hispano-americanos; Crítica literaria; Teatro español del siglo XVI; Biografía y estudio crítico de las obras del duque de Rivas; ecc.), nella sua collaborazione a giornali e a riviste (El Heraldo, La ilustración espanola y americana) e nei discorsi pronunziati nelle varie accademie di cui fu membro, svolse opera di divulgazione e di chiarimento, rivelando gusto, dottrina e spirito analitico.