Poeta ucraino (Kiev 1895 - ivi 1964). Dopo alcune raccolte di versi d'ispirazione estetizzante, influenzate dal simbolismo (Na bilych ostrovach "Sulle isole bianche", 1910; Pid osinnimy zorjami "Sotto le stelle d'autunno", 1918; Kriz´ burju i snih "Attraverso la bufera e la neve", 1925), si volse a una poesia di forte impegno sociale, consona ai dettami del realismo socialista (Znak tereziv "Il segno della bilancia", 1932; Slovo pro ridnu matir "Canto per la patria", 1942; Braterstvo "Fratellanza", 1950). Diverso il tono delle sue ultime raccolte (Trojandy i vinohrad "La rosa e la vite", 1957; V zatinku žajvoronka "All'ombra dell'allodola", 1961; Zymovi zapysy "Annotazioni invernali", 1964), nelle quali l'ispirazione filosofica si esprime in uno stile di grande purezza. Svolse un'intensa e importante opera di traduttore (da Puškin, Čechov, Voltaire, Dante, Mickiewicz, ecc.).