magnitudine
magnitùdine [Der. del lat. magnitudo -inis "grandezza"] [LSF] Termine che in tempi recenti s'è affiancato all'it. grandezza, finendo poi con il sostituirlo, spec. nell'ambito dell'astrofisica. ◆ [ASF] M. stellare: grandezza numerica che esprime la luminosità di un oggetto celeste (nel passato, anche recente, grandezza stellare), in una scala logaritmica decrescente (per valori sia positivi che negativi) al crescere della luminosità; si distingue tra m. apparente, o visuale, dedotta direttamente dall'apparenza sulla volta celeste, e m. assoluta, che è la m. apparente che l'oggetto avrebbe alla distanza fissa di 10 parsec ed è in relazione con la temperatura dell'astro; in relazione con il metodo di osservazione o di calcolo si hanno poi la m. bolometrica, fotografica, fotometrica, ecc.: v. stella: V 617 e, 620 a. Quando si parla di m. senza qualificazione ci si riferisce alla m. apparente.