MACLODIO
. Frazione del comune di Lograto, in provincia di Brescia, situata a 108 m. s. m., nella pianura che si stende a sud della linea ferroviaria Milano-Brescia, fra l'Oglio e il Mella. Contava 640 ab. nel 1900, 758 nel 1921, 804 nel 1931, viventi in parte nel centro, in parte sparsi nel territorio circostante nel quale si pratica l'allevamento del bestiame e la gelsicoltura. Una tramvia unisce Maclodio a Brescia (km. 16,5) e Soncino.
La battaglia di Maclodio (11 ottobre 1427). - Combattuta fra i Viscontei agli ordini di Carlo Malatesta e i Veneziani capitanati dal Carmagnola. Poiché i Milanesi miravano al riacquisto del territorio di Brescia (passato l'anno precedente in possesso dei Veneziani), il Carmagnola decise di attaccarli di sorpresa. Egli finse, in un primo tempo, di rinunciare alla lotta e il Malatesta prese a inseguirlo attraverso un terreno paludoso, cosparso di folti cespugli, dove il capitano generale della Repubblica Veneta aveva predisposto gli agguati. A un segnale, i Veneziani attaccarono contemporaneamente in testa, sui fianchi e in coda, la colonna milanese, mentre si snodava lungo un argine. Niccolò Tolentino con 2000 uomini sbarrò ai Milanesi la via della ritirata. Delle schiere del Malatesta pochi si salvarono con la fuga; gli altri perirono o furono fatti prigionieri. La battaglia di Maclodio conferì alto prestigio al Carmagnola, ma fu anche il principio della sua fine miseranda. Dalla decisione di lui (non inconsueta a quei tempi) di restituire ai Milanesi i 10.000 prigionieri, germinarono, infatti, i primi sospetti sulla sua fedeltà alla Serenissima. La battaglia di Maclodio è rimasta come simbolo delle lotte fratricide che insanguinarono l'Italia medievale; e il Manzoni ne trasse, come è noto, argomento per uno dei suoi cori.