LUNÉVILLE (A. T., 32-33-34)
Città della Francia nordorientale, capoluogo di circondario nel dipartimento di Meurtheet-Moselle. È posta a 231 m. s. m., in una larga vallata tra i corsi della Meurthe a S. e della Vézouse, che a valle della città confluisce con la prima, a N. Sede di sottoprefettura e di tribunale di prima istanza, è una cittadina assai attiva sia industrialmente sia commercialmente. L'industria è rappresentata da fabbriche di macchine, di materiale ferroviario, di terraglie, di vetri, di cappelli di paglia, di guanti, di candele, di carte da giuoco e da stabilimenti per la filatura del cotone e della lana. La popolazione era di 25.587 ab. nel 1926, di 24.668 nel 1931. Per le comunicazioni Lunéville è servita dall'importante linea ferroviaria Parigi-Strasburgo, da alcune linee della rete dell'Est e da linee di ferrovie vicinali.
La città, sede dapprima di un comitato, passò nel sec. XIV in potere dei duchi di Lorena, di cui divenne anzi nel sec. XVIII la residenza ordinaria.
Monumenti. - I monumenti più belli risalgono al sec. XVIII che segnò la massima prosperità con i regni di Leopoldo II di Lorena e di Stanislao Leszczyński. La chiesa di S. Giacomo, costruita (1730-45), su progetto del Boffrand, da Hardouin Mansart da Sagonne, è semplice e grandiosa. Il castello, molto bello, costruito dal duca Leopoldo agl'inizî del sec. XVIII, fu ampliato da re Stanislao. Notevoli il monumentale mercato del grano, belle caserme, il campo di Marte e un vasto maneggio coperto.
La Pace di Lunéville. - Il 9 febbraio 1801 veniva firmato a Lunéville il trattato di pace tra la Francia, rappresentata da Giuseppe Bonaparte, e l'Austria, rappresentata dal conte J.L.J. di Cobenzl, ponendosi così fine alla guerra del 1799-1800. In genere, fu confermato il trattato di Campoformio (v. campoformio, VIII, p. 617). La Francia ottenne i territorî della riva sinistra del Reno; in Italia, essa tenne il Piemonte e la Liguria direttamente, la repubblica Cisalpina e il regno d'Etruria (che sostituì il granducato di Toscana) sotto la sua protezione e controllo. L'Austria invece ebbe il territorio dell'antica repubblica di Venezia sino all'Adige. I principi tedeschi, danneggiati dall'annessione alla Francia delle terre alla sinistra del Reno, dovevano essere compensati con territorî alla destra del Reno, da prelevarsi sui dominî ecclesiastici e delle città (ciò che avvenne poi con il Reichsdeputationshauptschluss del 25 febbraio 1803). Il trattato costituì un netto successo della Francia.
Bibl.: G.-G. Boffrand, Le livre d'archit., Parigi 1745; A. Joly, Hist. de Lunéville au XVIIIe siècle, Nancy 1859; C. Briquel, Lunéville depuis sa fondation jusqu'à sa réunion à la France, Nancy 1884; A. E. Brinckmann, Die Baukunst d. XVII. u. XVIII. Jahrh. in den roman. Ländern, Berlino 1915.